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Sequestrata e nascosta per vendetta?

La vicenda è ancora poco chiara e molto importante per le indagini rimane l’ambiente nel quale si è consumato il presunto rapimento. Padre e madre della bambina hanno tentato il suicidio ma si pensa ad un messaggio che i due genitori avrebbero inviato a chi tiene Kata nascosta. Concentramento di forze di polizia negli edifici adiacenti all’ex hotel Ariston, si cercano indizi in due appartamenti.

FIRENZE – Kataleya Mia Chico Alvarez detta Kata, la bambina di 5 anni sparita come un fantasma alle 15 circa del 10 giugno scorso mentre giocava sotto casa con alcuni coetanei sarebbe stata avvistata a Bologna. Nel capoluogo emiliano la bambina, in compagnia di una donna adulta, è stata notata da una passante a bordo di un bus e sarebbero scattate subito le ricerche in zona. Altri avvistamenti sono stati ritenuti inattendibili.

Le ragioni della sparizione, avrebbe detto agli inquirenti la madre della piccola, Katherina Alvarez, 27 anni, sarebbero da attribuire ad un litigio che la famiglia Alvarez avrebbe avuto con altri connazionali che, per vendicarsi, hanno rapito la bambina peruviana. I presunti sequestratori, che si sarebbero rivolti a terze persone per operare il rapimento, abitano al terzo piano dell’ex albergo Astor di via Maragliano 100 ormai diventato un casermone zeppo di delinquenti italiani, nordafricani, sudamericani, rumeni e ungheresi dediti alla droga e ad ogni genere di malaffare:

La piccola Kata

”Abbiamo litigato con delle persone – racconta Katherine – volevano occupare le nostre stanze. Ci siamo barricati dentro. C’è stata una rissa, un uomo ubriaco è volato dalla finestra. Hanno provato a dare la colpa a mio fratello ma lui non c’entra niente. È caduto da solo…Qualcuno l’ha presa e l’ha portata via. So che Kata è in pericolo. Non se la devono prendere con lei. Questi sono problemi dei grandi”.

Trattandosi di gente senza scrupoli è probabile, invece, che se la siano presa proprio con la bambina portandola chissà dove anche se gli investigatori dell’Arma fanno sapere che per ora non ci sono riscontri alle accuse della donna. Il Pm della DDA Christine Von Borries ha effettuato un sopralluogo nell’ex hotel ed ha ispezionato sia l’interno che gli spazi esterni dell’edificio occupato in cui viveva la bambina, il fratellino e la mamma, atteso che il padre, Miguel Angel Romero Chicco, è stato scarcerato da alcune ore.

C’è da dire che le ricerche per sparizione sono state sospese mentre la Procura felsinea ha aperto un fascicolo per sequestro di persona a scopo di estorsione. Questa tipologia di reato è di competenza della Direzione distrettuale Antimafia e per questo il caso è stato co-assegnato a due magistrati che hanno ascoltato la madre della bimba ed una sua amica:

La zona cinturata dai carabinieri

”Non abbiamo novità – ha spiegato il generale Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dei carabinieri – é confermata la ricostruzione con la bambina che giocava nel cortile e poi tra le 15 e le 15,15 è stata persa di vista“.

Dopo un paio di giorni dalla scomparsa di Kata sia la madre della bambina che il padre hanno tentato di avvelenarsi ingerendo, rispettivamente, una modesta dose di candeggina e detersivo mentre l’uomo, ancora detenuto, avrebbe tentato anche di strangolarsi con un cordino. Qualcuno ipotizza che i due episodi di autolesionismo non siano altro che segnali ai rapitori: vero o falso? La vicenda poi si tinge ulteriormente di giallo:

Katherina Alvarez, la mamma di Kata

“Un’amica della madre ha ricevuto una telefonata di una persona che diceva che la bambina era con lui – aggiunge il generale Vitagliano – riteniamo che fosse un mitomane, non ha fornito elementi pratici e non ha detto perché avrebbe fatto il sequestro. Dunque una telefonata fallace ma ci stiamo lavorando lo stesso per individuare l’autore…La madre ha supposto la sparizione della figlia collegata a litigi avvenuti all’interno della struttura, ma non ci ha dato un nome preciso. Al momento non ci sono state richieste di denaro o a carattere estorsivo“.

C’è da dire che una telecamera che inquadra l’ingresso dello stabile occupato abusivamente ha ripreso Kata mentre entrava nell’ex hotel ma non l’avrebbe ripresa in uscita. Dunque si pensa che la bambina potrebbe essere stata sequestrata da un uomo e nascosta in un angolo occulto dell’edificio o di stabili adiacenti tanto che tra via Boccherini e via Maragliano sono tornati i vigili del Fuoco e i cani molecolari. In queste ore partecipano alle ricerche nel quartiere e in due palazzi in particolare altre forze di polizia. Le analogie con la sparizione di Denise Pipitone sono più che evidenti.

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