Secondigliano: trovò i cadaveri del figlio e della fidanzata in auto, il padre si suicida nello stesso garage

Tragedia nella tragedia: Alfredo Nocerino aveva rinvenuto a marzo i corpi di Vincenzo e Vida avvelenati dal monossido di carbonio. Non ha retto al dolore.

Napoli – Tragedia nella tragedia a Secondigliano (Napoli). Il cadavere di Alfredo Nocerino, l’uomo che il 16 marzo scorso trovò nell’auto parcheggiata dentro al garage di casa i corpi esanimi dei figlio Vicenzo, 20 anni, e della fidanzata iraniana Vida Shalavalad, è stato rinvenuto ieri mattina. Anche lui sarebbe deceduto come loro, respirando i gas di scarico della sua automobile. Ma a differenza loro, si sarebbe suicidato.

Era stato proprio lui, lo scorso 16 marzo, a fare la terribile scoperta nel box di casa sua. Le indagini avevano poi rivelato che la morte dei due giovani era stata accidentale: Vincenzo e Vida erano passati dal sonno alla morte, avvelenati dal monossido di carbonio del gas di scarico dell’auto, accesa verosimilmente dai due giovani per tenersi al caldo. Alfredo, che gestiva una pizzeria a Fuorigrotta, probabilmente non era riuscito a superare il tremendo lutto. Fino a decidere di togliersi la vita, morendo come il suo amato figlio.

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