L’operazione Demetra colpisce ancora: sequestrate oltre 900 piante in territorio agricolo, coinvolto agricoltore locale.
Oristano – Le forze dell’ordine sarde hanno messo a segno un nuovo importante risultato nella lotta contro la produzione illegale di sostanze stupefacenti, individuando e smantellando una estesa piantagione di marijuana nascosta nelle campagne del centro dell’isola. L’intervento si inserisce in una più ampia strategia investigativa che ha già portato a significativi successi operativi nelle settimane precedenti.
La scoperta è avvenuta grazie a una sofisticata operazione di sorveglianza aerea condotta congiuntamente da reparti specializzati dell’Arma, che hanno utilizzato mezzi elicotteristici per perlustrare le zone rurali maggiormente sospette. L’attività di ricognizione si è concentrata nel periodo dell’anno considerato più critico per la raccolta delle coltivazioni illecite, quando le piante raggiungono la piena maturazione.
Durante i voli di pattugliamento, gli investigatori hanno individuato una zona agricola caratterizzata dalla presenza di filari ordinati di vegetazione che presentava caratteristiche anomale rispetto alle coltivazioni tradizionali della zona. L’area, situata in territorio comunale dell’entroterra oristanese, mostrava segni evidenti di un’organizzazione produttiva ben strutturata, con sistemi di irrigazione a goccia alimentati da una fonte idrica privata.
Le successive attività di osservazione, condotte a distanza di sicurezza mediante strumentazioni ottiche specializzate, hanno permesso di documentare la presenza di un individuo intento alle operazioni di cura e manutenzione delle piante. Il soggetto, residente nella stessa area e privo di precedenti penali, è stato monitorato durante le sue attività quotidiane di irrigazione e controllo della coltivazione.
L’intervento operativo ha portato al sequestro di 904 esemplari di canapa, caratterizzati da altezze variabili tra i 60 e i 110 centimetri, organizzati in filari regolari e dotati di un efficiente sistema di irrigazione automatica. La piantagione si estendeva su una superficie considerevole, testimoniando un investimento significativo in termini di tempo, risorse e organizzazione da parte dei responsabili.
I campioni vegetali prelevati sono stati immediatamente sottoposti ad analisi preliminari presso il laboratorio scientifico regionale, che ha confermato la natura stupefacente della sostanza e ha rilevato concentrazioni di principio attivo superiori ai limiti consentiti dalla normativa vigente. Questo dato ha fornito la conferma definitiva della finalità illecita della coltivazione, escludendo qualsiasi possibile utilizzo industriale o terapeutico legale.
Il presunto responsabile della piantagione è stato condotto presso la propria abitazione e sottoposto alla misura cautelare della detenzione domiciliare, in attesa degli sviluppi dell’iter giudiziario. L’uomo dovrà rispondere dell’accusa di produzione di sostanze stupefacenti con finalità di distribuzione commerciale, reato che prevede sanzioni particolarmente severe.
L’operazione rappresenta il secondo importante successo investigativo registrato nell’arco di pochi giorni nella provincia, dopo il recente smantellamento di un’altra organizzazione criminale che gestiva attività analoghe in un comune limitrofo.