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Stabilimento balneare: i ricavi finiscono sotto la sabbia

Durante le operazioni è emerso che i ricavi reali dell’attività dello stabilimento balneare erano significativamente superiori rispetto alle dichiarazioni fiscali presentate.

Macerata – Nell’ambito del costante monitoraggio degli asset societari degli stabilimenti balneari insistenti lungo la costa maceratese, finalizzato tra l’altro ad intercettare tempestivamente eventuali tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto imprenditoriale provinciale, i Finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche hanno approfondito la posizione di due imprese avvicendatesi nella gestione di uno chalet, essendo emersi, a seguito di mirata attività di intelligence, importanti indici di rischio a loro carico.

Le conseguenti operazioni di polizia economico – finanziaria condotte nei confronti dello stabilimento balneare, gestito dapprima da una società a responsabilità limitata e successivamente da una ditta individuale, entrambe riconducibili alla stessa persona, hanno permesso di ricostruire l’effettivo giro d’affari conseguito, rilevando un’evidente discordanza coi dati riepilogati nelle dichiarazioni fiscali.

Evasione fiscale da oltre un milione di euro.

Le Fiamme gialle hanno così quantificato i ricavi occultati al Fisco, risultati, complessivamente, pari a circa € 1.100.000 e, sulla base degli approfondimenti svolti e delle dichiarazioni rese ai militari dai principali clienti e fornitori dello stabilimento, hanno individuato nel padre della titolare della ditta individuale, nonché legale rappresentante della società, l’amministratore “di fatto” dell’attività commerciale.

I due sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Macerata per avere omesso di presentare, per l’anno d’imposta 2020, la dichiarazione dei redditi a fronte di un’imposta evasa pari a oltre € 102.000, e pertanto superiore alla soglia di punibilità prescritta dal Decreto Legislativo n. 74/2000.

Il G.I.P. presso il tribunale di Macerata, condividendo l’ipotesi delittuosa delineata dai finanzieri, ha disposto, su richiesta della Procura della Repubblica di Macerata, il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche nella forma per equivalente, fino alla concorrenza dell’imposta evasa. Di conseguenza, sono stati sottoposti a sequestro un appartamento e due veicoli intestati al legale rappresentante dello chalet.

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