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Scomparve nel nulla durante una crociera, il marito di Li Yinglei condannato a 26 anni per omicidio

Il corpo della 36enne cinese non è mai stato ritrovato. Per la Corte d’Assise di Roma Daniel Belling l’avrebbe uccisa perché erano in crisi e ne avrebbe fatto sparire il cadavere in mare.

Roma – E’ scomparsa nel 2017 durante una crociera nel Mediterraneo. Ma secondo la Corte d’Assise di Roma Li Yinglei non è sparita nel nulla ma è stata uccisa dal marito, Daniel Belling, che ne avrebbe fatto sparire il corpo in mare prima dell’arrivo della nave a Civitavecchia. Belling è quindi stato condannato a 26 anni di reclusione: 2 in più rispetto a quelli chiesti dal pm Francesco Basentini. Il verdetto è arrivato dopo un’ora di camera di consiglio ponendo un primo punto fermo nel mistero della 36enne di origine cinese di cui si sono perse le tracce sette anni fa, dopo che era partita con il marito e i due figli per una crociera nel Mediterraneo a bordo della Msc Magnifica.

Belling era stato rinviato a giudizio con l’accusa di averla uccisa e di averne fatto sparire il cadavere in mare, per poi riprendere la crociera insieme ai figli come se nulla fosse.

Li Yinglei con il marito Daniele Belling

Cinese e casalinga lei, ex informatico della Apple di nazionalità tedesca lui, si erano sposati e avevano due figli ma il rapporto, a detta di alcuni conoscenti della coppia, era in crisi da tempo. A dare l’allarme a bordo della nave era stato il personale di bordo, allertato dai bambini che cercavano disperatamente la mamma.

Li Yinglei

Daniel Belling era stato fermato alcune settimane dopo la denuncia di scomparsa della donna, fermo poi tramutato in arresto. L’uomo era rimasto in carcere a Rebibbia per un anno e due mesi, prima di essere scarcerato. Negli interrogatori il marito, che si è sempre proclamato innocente, si era difeso sostenendo che Li Yinglei, con la quale negli ultimi tempi il rapporto si era incrinato, aveva deciso di scappare e di far perdere le sue tracce proprio nel corso della crociera.

Oggi Belling non era presente in aula perché si trova nella sua casa di Dublino. La Procura ha escluso categoricamente l’ipotesi di un suicidio, considerando che Li Yinglei era giovane, aveva una famiglia e figli. Assurdo che avesse deciso di farla finita senza lasciare loro nemmeno una lettera. La tesi accolta è dunque che l’uomo avrebbe prima ucciso Li Yinglei e poi ne avrebbe occultato il corpo in una valigia prima di gettarlo in mare dal ponte della nave che stava arrivando a Civitavecchia. Sia il corpo che la valigia non sono mai stati ritrovati.

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