Schiacciato da una trave al parco giochi, il piccolo Francesco non ce l’ha fatta

La Procura di Vibo Valentia ha avviato un’inchiesta giudiziaria contro ignoti, disponendo il sequestro dell’intera area.

Vibo Valentia – Si è spenta la giovane vita di Francesco, il bambino di tre anni e mezzo rimasto gravemente ferito venerdì scorso nel parco urbano di Vibo Valentia, situato nel quartiere Moderata Durant. Il piccolo aveva riportato lesioni devastanti quando una trave lignea del percorso fitness era crollata, schiacciandogli il fegato durante il gioco.

Dopo l’incidente, Francesco era stato immediatamente trasportato con un velivolo militare negli ospedali specializzati della Capitale, dove i medici hanno tentato di tutto per strapparlo alla morte. Inizialmente le sue condizioni sembravano stabilizzarsi ma nelle ultime ore il quadro clinico si è aggravato irreversibilmente fino al tragico epilogo.

Al momento del drammatico episodio, i sanitari dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia avevano eseguito un intervento d’urgenza per arrestare l’emorragia interna. Tuttavia, l’entità del trauma aveva reso necessario il trasferimento immediato presso una struttura ospedaliera più specializzata, dove il bambino potesse ricevere cure di livello superiore.

La Procura di Vibo Valentia ha immediatamente avviato un’inchiesta giudiziaria contro ignoti, disponendo il sequestro dell’intera area e affidando una perizia tecnica specialistica per accertare eventuali negligenze nella manutenzione, installazione o progettazione dell’attrezzatura che ha causato l’incidente.

Francesco si trovava nel parco insieme ai genitori quando si è avvicinato alle attrezzature del percorso fitness per adulti. Il bambino si è appoggiato a una delle travi di sostegno che, cedendo all’improvviso, lo ha schiacciato, causandogli una grave emorragia. I genitori e altri presenti hanno prestato i primi soccorsi prima dell’arrivo dell’ambulanza del 118.

Le prime valutazioni mediche e la TAC effettuata all’ospedale vibonese avevano immediatamente evidenziato la gravità estrema delle lesioni interne. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, un cartello segnalava che l’area fitness era destinata esclusivamente all’utilizzo da parte di adulti, tuttavia non erano presenti barriere fisiche per evitare che i bambini vi accedessero.