UGL Salute: “Fallimento politico, la Regione dia spiegazioni”.
Bari – A tre mesi dalla scadenza del PNRR, la situazione delle Case di Comunità in Puglia è allarmante: solo una struttura risulta formalmente attiva su 123 programmate, ma di fatto è inutilizzabile perché priva di personale medico e infermieristico. Un ritardo gravissimo che mette a rischio 177 milioni di euro destinati al potenziamento della sanità territoriale, in una Regione che ha già subito una forte razionalizzazione degli ospedali.
“Siamo di fronte a un fallimento politico e amministrativo che non può essere giustificato. La Regione Puglia ha sottovalutato l’importanza strategica delle Case di Comunità, fondamentali per garantire assistenza sanitaria capillare e rispondere ai bisogni delle aree più fragili”, dichiara Giuseppe Mesto, segretario regionale UGL Salute.
L’UGL Salute Puglia denuncia la totale assenza di un piano per il reclutamento di personale sanitario: senza medici, infermieri e operatori, nessuna struttura potrà mai entrare effettivamente in funzione. È inaccettabile che, a fronte di fondi disponibili e contratti firmati, ci si ritrovi con strutture vuote, inutilizzabili e lontane anni luce dai bisogni reali dei cittadini.
UGL Salute chiede alla Regione: un resoconto immediato e trasparente sullo stato dei cantieri e sull’utilizzo dei fondi PNRR; un piano straordinario e urgente per l’assunzione del personale necessario; l’apertura di un tavolo permanente di confronto con le organizzazioni sindacali per salvare il progetto e garantire servizi reali alla popolazione.
“Senza interventi concreti e tempestivi – conclude Mesto – si rischia di perdere risorse fondamentali e di compromettere definitivamente la rete dell’assistenza territoriale. Se la Regione non darà risposte, siamo pronti alla mobilitazione. I pugliesi meritano una sanità efficiente, non strutture vuote né promesse disattese.”