Salvini punta sulla “lista Zaia” per le regionali in Veneto

La Lega rivendica la candidatura presidente e propone di capitalizzare il successo dell’uscente governatore.

Venezia – Matteo Salvini alza il pressing in vista delle elezioni regionali venete e gioca la carta del consenso. Il leader della Lega, collegandosi ieri con il direttivo regionale del Carroccio, ha lanciato agli alleati di centrodestra una proposta che punta a sfruttare la popolarità del governatore uscente: una “lista Zaia” che faccia da traino elettorale al futuro candidato presidente leghista.

I numeri presentati dal segretario federale parlano chiaro: 11.000 iscritti, oltre 160 sindaci e ben 158 disponibilità già raccolte per le candidature, sufficienti per costruire “addirittura tre liste”, come ha sottolineato lo stesso Salvini. Una forza organizzativa che secondo il leader leghista dimostra “la forza dirompente della Lega in Veneto” e che non può essere ignorata nella spartizione dei ruoli all’interno della coalizione.

“L’eccellente amministrazione garantita negli ultimi anni con la guida di Luca Zaia non va dispersa”, ha ribadito Salvini, tracciando la strategia per mantenere il controllo della Regione più ricca del Nord-Est. Il presidente uscente, impossibilitato a ricandidarsi per il limite dei due mandati, resta infatti un asset politico di primo piano per il centrodestra veneto, con livelli di gradimento che si mantengono costantemente elevati nei sondaggi.

Matteo Salvini

La proposta della “lista Zaia” rappresenta un tentativo di trasferire questo consenso sul futuro candidato, creando un ponte di continuità amministrativa che potrebbe rivelarsi decisivo in una competizione che si preannuncia serrata. Un’operazione politica che mira a neutralizzare le velleità di Fratelli d’Italia, sempre più assertivo nelle rivendicazioni dopo i successi elettorali nazionali.

Non a caso Salvini ha concluso il suo intervento richiamando l’importanza della battaglia per l’autonomia differenziata, cavallo di battaglia storico della Lega Nord, e dando appuntamento a militanti e simpatizzanti al raduno di Pontida del prossimo 21 settembre. Un segnale chiaro di come la partita veneta si inserisca in una strategia più ampia di rilancio del Carroccio sui temi identitari del Nord.

La mossa di Salvini arriva mentre il centrodestra veneto appare ancora in cerca di una quadra sulla successione di Zaia. Le trattative con gli alleati si preannunciano complesse, ma la Lega ha già messo sul tavolo le sue carte migliori: i numeri, l’organizzazione e soprattutto l’eredità politica di uno dei governatori più apprezzati d’Italia.

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