Salute globale e conflitti al centro del G7 Sviluppo a Pescara: preoccupa attacco Unifil

Dal 22 a domani i 7 Grandi a raccolta per discutere degli scenari futuri: salvaguardare la sicurezza alimentare, il clima e le popolazioni.

Pescara – La città d’Abruzzo capitale della diplomazia internazionale. Il G7 Sviluppo, dal 22 al 24 ottobre, arriva in un momento geopolitico delicato tra crisi economica e conflitti. Ma il risultato assai proficuo dell’evento è indiscusso: “Straordinario successo politico dell’Italia al G7 Sviluppo di Pescara. Per la prima volta abbiamo riunito israeliani, palestinesi e libanesi. Raggiungere la pace attraverso il dialogo”. A sottolinearlo con orgoglio con un post su X è il ministro degli Esteri Antonio Tajani. E nella dichiarazione finale i 7 Grandi della Terra ribadiscono l’impegno a “chiedere una risposta globale ambiziosa alle sfide dello sviluppo e alle molteplici crisi che stanno frenando i progressi verso l’attuazione dell’Agenda 2030 e il raggiungimento dei suoi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sdg)”.

In un contesto caratterizzato da sfide globali che mettono a rischio lo sviluppo sostenibile e inclusivo, l’obiettivo principale della riunione è consolidare il nuovo approccio strategico verso l’Africa promosso dal nostro Paese e fondato su partenariati paritari e crescita economica condivisa. Per questo, la Presidenza italiana ha scelto di concentrare i lavori di Pescara su tre tematiche prioritarie: sicurezza alimentare e sistemi agroalimentari sostenibili, infrastrutture e investimenti sostenibili, salute globale. I Ministri G7 e i loro ospiti danno seguito agli impegni presi dai leader nel Comunicato Finale di Borgo Egnazia nell’ambito dell’iniziativa G7 sui sistemi alimentari (AFSI), con particolare riferimento alle connessioni tra clima e sistemi agroalimentari, tra finanza e clima e al tema cruciale della malnutrizione infantile.

Tra i focus sul tavolo, l’acqua e l’accesso alle risorse idriche e nuove strategie per la sostenibilità delle catene del valore del caffè, con particolare attenzione alle esigenze dei piccoli agricoltori africani. Parteciperanno alla discussione anche i rappresentanti italiani ed internazionali dell’industria di questo settore. Durante la sessione dedicata al Partenariato per Infrastrutture e Investimenti Globali (PGII), i Ministri G7 fanno il punto su alcuni progetti ad alto potenziale trasformativo – come il Corridoio di Lobito – e sulle loro sinergie con il Piano Mattei per l’Africa e il Global Gateway dell’Unione Europea. L’obiettivo è la promozione di investimenti pubblici e privati in infrastrutture sostenibili e inclusive nei Paesi partner, con un focus sul continente africano. Al centro dei dibattiti, anche istruzione, sanità e disuguaglianze nell’accesso e distribuzione di strumenti di prevenzione, terapeutici e diagnostici, in particolare in Africa.

“Troppe persone, in particolare nei Paesi a basso reddito, – si legge nel documento finale – stanno soffrendo gli impatti di conflitti, declino economico e povertà, insicurezza alimentare e malnutrizione, mancanza di accesso a servizi sanitari di qualità e accessibili, accesso all’acqua, servizi igienici e igiene, crisi educativa globale, cambiamenti climatici, degrado ambientale e inquinamento, perdita di biodiversità, scarse risorse idriche, insicurezza energetica, divari digitali, disuguaglianze di genere e discriminazione. Riconosciamo il ruolo della Forza interinale delle Nazioni Unite in Libano (Unifil) per ripristinare la pace e la sicurezza. Ci impegniamo a rafforzare il nostro supporto alla missione, in conformità con le risoluzioni Onu applicabili”.

I militari della missione Unifil

E ancora, viene espressa “grave preoccupazione per gli attacchi contro Unifil e sollecitiamo tutte le parti a rispettare il diritto umanitario internazionale e a garantire la sicurezza e la protezione di Unifil”, si legge ancora. “Ribadiamo il nostro appello per un cessate il fuoco immediato a Gaza, il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi, un aumento significativo e sostenuto del flusso di assistenza umanitaria e la fine del conflitto. La situazione a Gaza è catastrofica e decine di migliaia di vite innocenti sono state perse. Ribadiamo l’assoluta necessità che la popolazione civile sia protetta e che ci debba essere un accesso umanitario completo, rapido, sicuro e senza ostacoli, come priorità assoluta”, prosegue il comunicato.

“Esprimiamo preoccupazione per il livello senza precedenti di insicurezza alimentare che colpisce la maggior parte della popolazione nella Striscia di Gaza. Il diritto internazionale umanitario deve essere rispettato. Garantire un accesso umanitario completo, rapido, sicuro e senza ostacoli in tutte le sue forme e attraverso tutti i punti di attraversamento pertinenti rimane una priorità assoluta”, si aggiunge. E poi la ferma condanna alla “guerra di aggressione illegale, ingiustificabile e non provocata della Russia contro l’Ucraina, che ha causato impatti devastanti per il popolo ucraino, comprese donne e ragazze, e sfollamenti di massa e gravi necessità umanitarie”, spiegano dal vertice.

Guerra in Ucraina
Il conflitto in Ucraina

“Ci impegniamo a sostenere il governo ucraino nel suo continuo sforzo per proteggere la salute del popolo ucraino”, hanno aggiunto i Paesi del G7, sottolineando “l’importanza dell’assistenza allo sviluppo e alla ricostruzione per la stabilità macrofinanziaria, le infrastrutture critiche, la crescita economica e la resilienza sociale, anche in vista del percorso di adesione del paese all’Ue. Attendiamo con ansia la prossima conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, che si terrà a Roma il 10 e 11 luglio 2025”.

Ancora nel documento ci sono gli obiettivi comuni: “Investire in infrastrutture sostenibili, industrializzazione e innovazione è fondamentale per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile e attrarre altri investimenti produttivi per una crescita inclusiva e la creazione di posti di lavoro dignitosi e di qualità. Integra gli investimenti nel capitale umano e costituisce un percorso fondamentale verso una transizione equa e inclusiva verso zero emissioni nette. Pertanto, basandoci sui risultati delle precedenti presidenze del G7 e su iniziative come l’Eu Global Gateway e accogliendo con favore il Piano Mattei italiano per l’Africa, continueremo a rafforzare il Partenariato del G7 per le infrastrutture e gli investimenti globali (Pgii) per realizzare il nostro obiettivo generale di mobilitare fino a 600 miliardi di dollari di investimenti pubblici e privati ​​nei paesi partner”.

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