Salis, Baldino (M5S): “Valutare uscita Ungheria da Ue per violazioni diritti umani”

La vicecapogruppo alla Camera a Cusano Tv: Budapest “ha emesso una sentenza prima ancora che fosse celebrato un processo”.

Roma – “L’Ungheria ha emesso una sentenza prima ancora di celebrare un processo e questo la dice lunga sul rispetto dei diritti umani. Penso che ci siano gli estremi per valutare la permanenza dell’Ungheria nell’Unione Europea”. Così Vittoria Baldino, vicecapogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle, ha esposto le sue perplessità durante il suo intervento a ‘Calibro 8’, il programma in onda su Radio Cusano Campus e in radiovisione su Cusano Italia TV, condotto da Francesco Borgonovo.

La questione sollevata da Vittoria Baldino si lega alla richiesta dell’Ungheria di revocare l’immunità all’eurodeputata Ilaria Salis, annunciata dagli eurodeputati ungheresi di Viktor Orban durante la sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. La stessa Salis ha confermato la notizia. “L’Ungheria ha emesso una sentenza prima ancora che fosse celebrato un processo” ha spiegato Baldino. “Questo dimostra come l’Ungheria non rispetti i diritti fondamentali, e ritengo che questa sia una questione grave, che potrebbe portare a una riflessione sulla permanenza del Paese nell’Unione Europea”.

Scontro Orban-Salis

Nel corso dell’intervista, Baldino ha anche discusso delle recenti vicende legate ai migranti e alle politiche adottate dal governo italiano: “Non c’è stato nessun attacco giudiziario. I giudici hanno semplicemente applicato la legge e le sentenze della Corte di Giustizia Europea, che sono fonti sovraordinate al diritto italiano.” Ha proseguito, affermando: “Il Governo era perfettamente consapevole che il trattenimento dei migranti fosse in violazione delle norme europee. Eppure, hanno deciso di inscenare un’operazione propagandistica, che ha portato a una figuraccia internazionale”.

Sui centri per migranti in Albania, Baldino ha affermato: “Abbiamo agenti italiani in Albania che piantonano il nulla. Il Governo ha inviato 100 agenti a sorvegliare centri che al momento non sono operativi, sottraendo risorse preziose alla sicurezza nazionale. È un danno erariale per lo Stato, e tutto questo per portare avanti uno show mediatico”. Quando si è toccato il tema del rispetto dei diritti umani in Italia, Baldino ha dichiarato: “Io non paragonerei mai l’Italia all’Ungheria, nonostante il governo Meloni. Al momento, l’Italia è ancora un Paese civile e democratico che rispetta i diritti fondamentali”. Tuttavia, ha espresso preoccupazione per l’attuale esecutivo: “Il modello a cui si ispira il governo Meloni è preoccupante. Introducendo strumenti di repressione e limitando le libertà individuali, si rischia di far virare l’Italia verso un modello illiberale.”

Sul finale dell’intervista, Baldino ha ribadito l’importanza di mantenere un atteggiamento aperto e onesto: “Ammettere di aver sbagliato non è un segno di debolezza, ma un atto di forza. Il governo dovrebbe riconoscere gli errori commessi, invece di tirare dritto a ogni costo“.

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