Il tribunale ha inflitto una pena all’ex militare per peculato continuato: chiesto un maxi risarcimento.
Napoli – Il tribunale Militare del capoluogo campano ha condannato a nove anni, un mese e quindici giorni di reclusione un brigadiere in congedo accusato di aver sottratto circa due milioni di euro dalle casse del Comando Legione Carabinieri Campania. L’accusa, per l’ex militare, è di peculato continuato pluriaggravato.
La vicenda è emersa nel 2021, quando il collega che ha preso il posto dell’imputato, dopo il suo collocamento a riposo, ha iniziato a esaminare la contabilità dell’ufficio. I controlli hanno fatto emergere anomalie significative che hanno portato a un’indagine approfondita. Gli accertamenti hanno rivelato un meccanismo sistematico di appropriazione indebita da parte dell’imputato: l’ex militare dell’Arma aveva incassato illecitamente oltre 70 assegni.
Oltre alla pena detentiva, l’imputato è stato condannato al pagamento delle spese processuali e ha perso il grado militare conquistato durante gli anni di servizio.
L’Amministrazione della Difesa ha chiesto al tribunale di condannare l’ex brigadiere al risarcimento integrale dei danni. La somma complessivamente richiesta ammonta a 2,5 milioni di euro: due milioni corrispondenti al danno patrimoniale effettivamente subito dalle casse dell’Arma e altri cinquecentomila euro per il danno d’immagine arrecato all’amministrazione militare dalla vicenda.