Continua senza sosta l’attività della Questura di Roma volta al contrasto dello spaccio di stupefacenti, con servizi su tutto il territorio. Diverse le operazioni e le persone fermate.
Roma – Gli agenti del IX Distretto Esposizione hanno arrestato un italiano di 44 anni gravemente indiziato del reato di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo eroina e hashish. Nello specifico, a seguito di segnalazioni circa un assiduo andirivieni di persone che di giorno e di notte si recavano all’interno di un appartamento dove vi era la presenza di un giovane dedito allo spaccio di sostanza stupefacente, gli agenti hanno eseguito una perquisizione domiciliare. All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti circa 47 grammi di hashish e 6 grammi di cocaina oltre a 4 mila euro in contanti e materiale per il confezionamento. A seguito di convalida dell’arresto per l’uomo è stata disposta la misura degli arresti domiciliari.
È un 19enne l’italiano arrestato dagli agenti del Reparto Prevenzione Crimine poiché gravemente indiziato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti. A seguito di un controllo del territorio ad Ostia, i poliziotti lo hanno fermato ed è stato trovato in possesso di circa 25 grammi di hashish e 1.045 euro in contanti. L’arresto è stato convalidato.
Era a bordo di un monopattino un magrebino di 32 anni, quando l’equipaggio della Polizia di Stato del commissariato di Porta Maggiore, durante il consueto servizio di controllo del territorio, ha intimato l’alt all’uomo il quale, anziché fermarsi, ha cercato di scappare. Bloccato poco dopo è stato prima identificato e successivamente perquisito e trovato con indosso diversi involucri di cocaina, oltre a una somma di 440 euro quale probabile provento dell’attività illecita. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire ulteriori involucri, questa volta di hashish, già confezionati. Durante le indagini è stato appurato che il fermato era già sottoposto all’applicazione di misura cautelare non detentiva per il reato di rapina. Il K.E., dopo la convalida dell’arresto, è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla P.G.
E sempre a Porta Maggiore, la sera del 10 gennaio scorso, alcuni agenti liberi dal servizio hanno notato tre individui di nazionalità straniera stazionare nei pressi di un cassonetto di via Casilina. Osservando a distanza i tre, i poliziotti hanno potuto notare un andirivieni sospetto di persone che si avvicinavano al citato cassonetto e si appartavamo con uno di loro. Inoltre hanno assistito a un prelievo di qualcosa che di volta in volta veniva prelevata dal cassonetto che, infatti, successivamente ispezionato, è risultato avere al suo interno, un contenitore munito di calamita con 7 involucri contenenti cocaina, per un peso complessivo di 1,82 grammi. I tre uomini, tutti di nazionalità magrebina, privi di permesso di soggiorno, sono risultati essere senza una fissa dimora. Le perquisizioni personali hanno consentito di rinvenire su due di loro 195 e 160 euro. Gravemente indiziati di detenzione ai fini di spaccio, i tre, con l’ausilio degli agenti dello stesso Commissariato, sono stati arrestati e, dopo la convalida, il G.I.P. ha applicato nei loro confronti il divieto di dimora nel Comune di Roma.
In via dei Prati Fiscali, invece, un 28enne romano è stato fermato a bordo di una macchina dagli agenti della Polizia di Stato del commissariato Esquilino, durante un servizio finalizzato al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane, è stato trovato in possesso di 30 involucri di cocaina, parte dei quali erano occultati all’interno della cravatta e altri tra le maniche della camicia indossata dallo stesso. Rinvenuta inoltre la somma di 95 euro quale probabile provento dell’attività di spaccio. Ultimate le indagini il GIP ha convalidato l’arresto del 28enne.
La base del loro spaccio era ubicata all’interno di una stanza di un bed&breakfast sito in via Napoleone III. Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Viminale, al culmine di alcuni servizi di osservazione ed appostamento, hanno fatto irruzione all’interno della camera cogliendo di sorpresa due algerini, rispettivamente di 18 e 30 anni e rinvenendo diversi involucri di sostanza stupefacente tra hashish, cocaina e ketamina. I 2 algerini, ultimati gli atti, sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio in concorso e, dopo la convalida, è stata applicata per entrambi la misura del divieto di dimora nel Comune di Roma.
A far scattare il blitz da parte degli agenti della Polizia di Stato all’interno di una abitazione sita in via dei Georgofili, sono state le diverse segnalazioni giunte al VIII° Distretto Tor Carbone per un continuo viavai di persone all’interno di uno stabile. Avviate subito le indagini con mirati servizi di osservazione e appostamenti, gli agenti, mediante un espediente, sono riusciti ad accedere all’interno dell’appartamento coadiuvati da un’unità cinofila, mediante la quale si è potuto rinvenire oltre un etto di hashish occultato all’interno di una busta per spedizioni. Inoltre sono stati rinvenuti e sequestrati un bilancino di precisione e un foglio manoscritto con conti e cifre, probabilmente utilizzato per contabilizzare l’illecita attività di spaccio. Le indagini hanno permesso di appurare che l’attività di spaccio “fatta in casa” era gestita dal padre, romano di 56 anni e dal figlio, anch’esso romano di 28 anni, i quali sono successivamente stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio in concorso. Arresti convalidati.
In un appartamento di via Manfredonia, “approfittando” del suo stato di sottoposto al regime degli arresti domiciliari, un ragazzo di 20 anni aveva organizzato la sua base di spaccio. Infatti, durante un controllo da parte degli agenti della Polizia di Stato del V° Distretto Prenestino, il giovane si affacciava al balcone della cucina e lanciava nei giardini condominiali una sacca in tela immediatamente recuperata. All’interno sono stati rinvenuti 34 involucri di cocaina semisolida (crack) e 15 involucri di cocaina allo stato polveroso per un peso di circa 18 grammi già confezionati per la cessione a terzi. Nello stesso borsone, sono stati rinvenuti inoltre 27 grammi di hashish, un bilancino di precisione ed un coltello con la lama intrisa di stupefacente e una somma di 5.400 euro probabile provento dell’attività di spaccio. Accompagnato negli uffici del Distretto, Z.M. è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio. Dopo la convalida l’uomo è stato sottoposto alla misura della detenzione domiciliare.
A ogni modo, tutti gli indagati che rientrano nella fase del procedimento delle indagini preliminari sono da ritenere presunti innocenti, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.