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Roma – La ‘Ndrangheta se ne va in Brasile con un peschereccio colmo di cocaina

Un’operazione che ha coinvolto anche le forze dell’Ordine spagnole ha permesso di scoprire e sequestrare un enorme carico di stupefacenti diretti in Sud America. La nave intercettata al largo delle coste africane.

Roma – Maxi sequestro di 805 chili di cocaina effettuato su un peschereccio gambiano nell’Atlantico. La polizia spagnola, che ha coordinato le indagini, ha arrestato 7 persone, tra cui due uomini legati alla ‘ndrangheta. Le autorità ritengono che la droga fosse gestita dalla criminalità organizzata calabrese. L’operazione rientra in una grande operazione antidroga denominata Cloro 2, in cui la polizia spagnola ha collaborato con la DEA americana e il Centro di Analisi e Operazioni dell’Atlantico.

L’organizzazione criminale aveva una base in Spagna e la logistica era gestita in Brasile, dove la droga veniva caricata sulle navi che attraversavano l’Atlantico e si dirigevano verso il Golfo di Guinea e successivamente in Spagna. La centralità del Brasile per i narcotrafficanti calabresi legati alla ‘ndrangheta è già emersa in alcune inchieste e dichiarazioni di Bruno Fuduli, il primo civile infiltrato nei cartelli della droga.

Il peschereccio sequestrato.

Le indagini hanno permesso di acquisire molte informazioni sulle attività delle navi gestite dall’organizzazione criminale e sulla presenza di un grosso carico di cocaina a bordo del peschereccio. Il peschereccio è stato fermato e controllato a 335 miglia da Dakar, dopo avere preso la droga da una nave madre. Il blitz ha confermato il legame tra i trafficanti e la ‘ndrangheta.

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