“Nella Sanità siamo di fronte ad un quadro di carenza strutturale di medici e operatori, che necessita di interventi urgenti da parte del Governo per contrastare una situazione di grave emergenza in cui versa il SSN”.
Roma – Lo afferma in una nota il segretario nazionale dell’UGL Salute, Gianluca Giuliano, riprendendo quanto affermato dal presidente della regione Friuli-Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga.
“Il problema può essere affrontato esclusivamente attraverso una programmazione mirata – continua il sindacalista – che renda di nuovo attrattive le professioni sanitarie, che oggi vengono viste dai nostri giovani come poco gratificanti dal punto di vista delle tutele economico–normative, come mestieri altamente usuranti e pericolosi in virtù della maggiore esposizione ad agenti infettivi, ivi compreso la possibilità di contagio da Covid e l’escalation senza fine di aggressioni fisiche e verbali“.
“Gli investimenti del Pnrr, con il rafforzamento della Medicina del Territorio attraverso le Case di Comunità e gli Ospedali di Comunità, rischiano di non generare i risultati sperati nei termini di riduzione della pressione sui pronto soccorso, poiché manca il personale da inserire in queste strutture. Servono scelte coraggiose e forti investimenti sul personale fulcro del SSN che andrà necessariamente rifondato per evitare di sprofondare”, conclude Giuliano.