Roma – Donna brutalizza il convivente e 3 figli

Di solito sono le donne a essere vittime in questo genere di episodi, questa volta è invece una 32enne a recitare la parte dell'”orchessa”. La donna era spesso sotto effetto di alcol e droghe.

Roma – Si comunica, nel rispetto dei diritti dell’indagata (da ritenersi presunta innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, che il giorno 2 marzo 2023, gli agenti del pool specializzato nella violenza di genere e minori del Commissariato Distaccato di Tivoli, coordinati dal “Gruppo uno” della Procura tiburtina, hanno dato esecuzione alla misura cautelare coercitiva nei confronti di una donna, R.F. di anni 32, domiciliata a Tivoli, gravemente indiziata di maltrattamenti familiari nei confronti del convivente di anni 38 e dei loro tre figli di anni 12, 11 e 2.

L’indagata, in stato di ubriachezza abituale o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, con azioni ripetute nel tempo di violenza fisica, intimidazione, umiliazione, ingiurie e minacce, ha posto in essere reiterati maltrattamenti nei confronti del convivente e i dei suoi figli, sottoponendoli a continue vessazioni fisiche e psicologiche, quasi sempre alla presenza e nei confronti dei bambini. Tali atti di sopraffazione e di violenza fisica venivano attuati nei confronti del convivente, il quale in alcune occasioni è stato colpito con calci e pugni, in altre con una bottiglia di vetro o minacciato con un coltello da cucina. Neppure i figli sono stati risparmiati dalla violenza della madre.

La donna era sempre ubriaca o “fatta”.

Plurime le evidenze investigative raccolte dagli inquirenti durante le indagini, che hanno permesso di riscontrare i gravi fatti delittuosi contestati ed ha consentito al G.I.P del Tribunale di Tivoli, su richiesta della Procura, di emettere nei confronti dell’indagato di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa con l’applicazione del dispositivo elettronico di controllo. Nei confronti della donna è stata disposta la sospensione dell’esercizio della potestà genitoriale.

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