La scienza dovrebbe essere dibattito e confronto. I medici che manifestano opinioni diverse rispetto agli altri colleghi vanno rispettati e le loro argomentazioni possono essere condivide o meno. Censurare e zittire ci riporta indietro nel tempo, quando c'era Lui, caro Lei.
Roma – Tempi pazzi, tempi di Covid. Tempi in cui il termine “negazionista” ha perso il suo significato originale (negazionista è colui che nega l’Olocausto, non dimentichiamolo) ed ha assunto lo scopo di mettere all’indice ogni persona, sia essa medico o no, che ha qualcosa da dire sull’imperante narrativa pandemica.
Attenzione non è “negazionista” semplicemente chi nega l’esistenza del virus. Secondo il nuovo regime sei un pericoloso negazionista anche se ti poni domande legittime che mettono in dubbio i neo-comandamenti della scienza del pensiero unico.
Tornando sull’argomento anche Mariano Amici, medico di Ardea, in provincia di Roma, è rimasto vittima di questa macchina del fango.
La sua colpa? Avere dichiarato in tv che su “6mila pazienti non c’è stato un solo decesso o un ricovero per Covid. Basta controllare i dati Asl”.
Amici carissimi è scoppiata la valle. Il doc è stato ufficialmente dichiarato “nemico pubblico” dopo aver espresso il proprio pensiero ed essersi dichiarato contrario al vaccino Sars-CoV-2. In seguito a tale dichiarazione è persino stato segnalato all’Ordine dei Medici capitolino che ha risposto inviando due lettere per chiedere chiarimenti.
“…Lo conosco a memoria il Codice deontologico e non vado contro nessun principio – ha dichiarato Amici – Sars-CoV-2 si può curare senza il vaccino. Questo vaccino è tutt’altra roba rispetto agli altri. Io non sono infatti No-Vax. Ho fatto e faccio i vaccini ma questo è stato fatto per immettere sul mercato un prodotto Ogm...”.
Dopo queste dichiarazioni arriva la cavalleria: Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Roma e provincia, ha immediatamente puntato il dito contro l’iscritto di Ardea, definendo le sue parole “gravissime, che arrecano un danno enorme alla categoria e alla comunità. Verrà chiamato a risponderne deontologicamente e sarà aperto un fascicolo”. Si devono accontentare in quanto la fustigazione è stata, per il momento, abolita.
Magi aggiunge anche che l’intervento a Piazzapulita di Amici sarà messo agli atti poiché quelle del medico “sono affermazioni piuttosto gravi rispetto a quelle che lui aveva detto alla nostra Commissione di vigilanza quando in passato era stato chiamato a chiarire la sua posizione”.
L’Omceo di Roma ha già schedato 13 medici che sarebbero contrari al vaccino Covid, in quella che appare una caccia alle farfalle ridicola.
L’Asl di Roma fa sapere che “nel comune di Ardea sono stati registrati 1.339 casi di Covid e che attualmente i positivi sono 280, i decessi sono stati 20”. L’Asl di competenza sul comune di Ardea non rilascia al momento commenti o dati sulle parole di Amici, riservandosi di visionare i video della trasmissione.
Anche il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ha fatto il suo ingresso nella vicenda, essendone co-protagonista. Il suo rissoso botta e risposta con il dottor Amici in diretta televisiva lo ha evidentemente indispettito, per non dire destabilizzato: “…Siamo tornati al 1500 – ha detto Sileri – questo signore non sa nemmeno come funziona un vaccino – perché, Sileri, lei sì? Anche il suo italiano latita, tra l’altro – con queste affermazioni credo che rimarrà medico di base ancora per poco...”.
Quest’ultima frase sembra una velata intimidazione e che dire della “democratica” interruzione dell’audio in diretta tv quando un medico manifesta affermazioni scomode?
“…Non la passeranno liscia – rimarcava Amici – ne vedrete delle belle. A Piazzapulita sono stato attaccato e poi non mi hanno permesso di replicare abbassando il mio audio. Non si fa. Sileri che chiede le mie pubblicazioni… Lui non ha neanche il 10% del mio curriculum. Io parlo solo a fronte della verità. Nel gruppo di medici che coordino e che segue 6mila pazienti, non c’è stato un solo decesso o un ricovero per Covid...”. Cosi come è accaduto in altri distretti d’Italia.
E promette battaglia il medico di Ardea dichiarando l’intenzione di querelare il collega Sileri e la stessa trasmissione condotta da Corrado Formigli: “…Andrò giù duro anche contro chi ha ideato i Dpcm...”. E basterebbe solo quest’ultima dichiarazione per apprezzarlo. Ma dobbiamo stare attenti con le esternazioni personali, visto l’andazzo.
Però da semplici spettatori ci domandiamo: dove sta il negazionismo del dottor Amici? Il medico non ha negato proprio nulla, ha detto semplicemente una verità che sembra scomoda: di Covid si guarisce.
Apriti Cielo! Franerebbe la narrazione. Hanno dunque distrutto l’economia di un intero Paese per un virus da cui si guarisce? Vero o falso?
Per la narrativa ufficiale erano forse più etici tanti colleghi del medico che hanno lasciato completamente soli i propri pazienti per giorni e giorni – seguendo un protocollo al limite del ridicolo che prevedeva esclusivamente l’assunzione di paracetamolo – attendendo l’inevitabile necessità di ricovero ospedaliero.
Amici si fa domande sul vaccino. Ebbene come chiunque dotato di un paio di neuroni funzionanti, considerando i tempi ridottissimi con cui è stato creato e le modalità di realizzazione. Senza tralasciare gli effetti collaterali spesso riscontrati nei soggetti che vi si sono già sottoposti, Paralisi di Bell su tutti. Vero o falso?
Se persino Luc Montagnier si dice molto scettico, se non addirittura contrario a questa nuova tecnologia vaccinale, qualche domanda sarà pure lecita.
Ovviamente non per medici da avanspettacolo e per certa stampa, i quali hanno liquidato Montagnier, premio Nobel la scoperta del virus HIV e non esattamente uno che raccoglie rape, come un rincoglionito, e passateci il termine.
Denigrare è tipico di chi ha scarse argomentazioni. Non si capisce bene dove si voglia andare a parare screditando ferocemente ogni voce fuori dal coro.
Forse, come dice Sileri, siamo davvero tornati nel 1500. Forse siamo addirittura alla caccia alle streghe. La Santa Inquisizione del virus non perdona. Guai ad avere idee proprie, guai a porsi domande. A quando i campi di rieducazione?
“…Non sono d’accordo con quello che dici ma darei la mia vita affinché tu possa dirlo…”, scriveva Evelyn Beatrice Hall, in una citazione ormai detestata dai cyborg del pensiero unico. Ecco, varrebbe la pena di rifletterci su. Una società che zittisce un pensiero differente è una società in bilico tra dittatura e ridicolo.
Ti potrebbe interessare anche —->>
MILANO – VERSO LA SFIDUCIA DEL GOVERNATORE. M5S RISOLUTO: SPIEGA O PEDALA.