Punteggio di 6-2 6-1 ma comunque grandissimo risultato per la tennista toscana, che lascia il torneo al numero 7 del mondo. Vavassori e Bolelli perdono contro il duo Pavic-Arevalo.
Parigi – Il sogno di Jasmine Paolini si è infranto sul Philippe Chartier: non ce l’ha fatta, la tennista toscana, a battere il “mostro” Iga Świątek, numero uno del mondo. La campionessa polacca ha avuto la meglio sulla 28enne azzurra in due set con punteggio di 6-2 6-1 in poco più di un’ora. Divario incolmabile tra le due, che nemmeno la tanta generosità e l’immenso coraggio della nostra splendida azzurra sono riusciti a colmare.
Un vero peccato perché Paolini aveva cominciato benissimo, addirittura strappando il servizio alla polacca e mettendo in campo un tennis gagliardo. Świątek, veterana delle finali al Roland Garros (ne ha vinte, con questa, 4) e pluricampionessa (5 Slam vinti in tutto), ha però subito ripreso in mano la situazione e per il resto del match è stata devastante, un muro insormontabile e impossibile da superare. Jasmine ci ha provato. Ha tenuto nel primo set, cercando di rimettersi in careggiata ma subendo il controllo costante della campionessa polacca. E poi è crollata nel secondo set, complice anche una prima di servizio che ha fatto fatica a entrare.
Onore delle armi, comunque, per l’azzurra, che in virtù della finale conquistata diventa numero 7 del mondo e si conferma altra bellissima realtà del tennis italiano, che vanta in questo momento uno Jannik Sinner stratosferico: pur nella sconfitta di ieri in finale contro il rivale Carlos Alcaraz, il campione altoatesino lascia Parigi da fresco numero uno del mondo (e da lunedì lo sarà anche ufficialmente).
Ko anche per gli azzurri Andrea Vavassori e Simone Bolelli, che hanno sfidato nella finale maschile del doppio il duo Pavic-Arevalo uscendo sconfitti per 7-5 6-3. Le speranze per un titolo nell’Open di Parigi sono ora aggrappate ancora a Jasmine Paolini, che domani alle 11.30 proverà in coppia con Sara Errani a battere la statunitense Gauff e la ceca Siniakova nel doppio femminile. Per continuare a sognare ancora.
