Rivolte e celle sovraffollate: Aloisio (M5S) presenta una interrogazione parlamentare

La senatrice ricorda i disordini nelle carceri da Piacenza a Palermo: “Crisi ormai cronica e insostenibile, sicurezza e diritti umani a rischio”.

Roma –  Sulle rivolte e i tanti disordini nelle carceri italiane la senatrice M5S, Vincenza Aloisio, annuncia di avere scritto un’interrogazione parlamentare per denunciare lo stato di crisi profonda in cui versa il sistema penitenziario italiano. “La presenza di numerosi disordini e rivolte, come quelle recenti nelle carceri di Parma, Piacenza, Cassino e Palermo, – scrive Aloisio – testimonia che il sistema è ormai allo sbando e incapace di garantire sicurezza senza sacrificare i diritti umani. La mancanza di un piano strategico di lungo termine, di investimenti adeguati e di programmi di rieducazione e reinserimento sociale, alimenta un clima di tensione che rischia di esplodere in tragedie e violenze di proporzioni ancora più gravi”.

Questa “crisi, ormai cronica e insostenibile, mette in discussione i principi fondamentali di umanità, sicurezza e tutela dei diritti umani, e richiede interventi immediati e strutturali. Il sovraffollamento delle carceri italiane, con numeri che superano di gran lunga la capienza ufficiale, – prosegue – si traduce in condizioni di vita disumane e in un aumento vertiginoso di tensioni, rivolte e tragedie. Le condizioni di detenzione sono spesso disastrose, caratterizzate da celle sovraffollate e inagibili, e le strutture di detenzione temporanea – come le ‘celle container’ – sono state adottate come soluzioni emergenziali, ma risultano essere disumane, costose e del tutto inutili”.

È necessario, conclude, “che l’esecutivo assuma piena responsabilità e metta in campo politiche di riforma che affrontino le cause profonde di questa crisi e che garantiscano un sistema penitenziario davvero strutturato che risulti dignitoso, sicuro e rispettoso dei diritti di tutti”. 

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