Rituali satanici dietro la morte delle due donne?

Madre e figlia non avrebbero subito violenze mentre su porte e finestre non c’erano segni di effrazione, men che meno sulla porta d’ingresso dell’appartamento. Interrogato l’ex compagno di una delle vittime che riferisce agli inquirenti di averle lasciate ancora in vita subito dopo Natale.

Roma – L’esoterismo ed il mondo dell’occulto rimangono le ipotesi privilegiate degli inquirenti che indagano sulla morte di Luana Costantini, 54 anni, e della madre Elena Bruselles, 83 anni, ritrovate senza vita nella loro abitazione di via Giulio Salvatori 12, lo scorso 19 gennaio. Il silenzio di Luana Costantini avrebbe messo in allarme il suo meccanico, Stefano Balzano, che avrebbe avvisato una sorella della donna deceduta.

Via Giulio Salvatori, a Monte Mario, dove sono stati ritrovati i corpi senza vita delle due donne

Effettuata la macabra scoperta giungevano sul posto gli agenti del commissariato di Primavalle, coordinati dal Pm Giovanni Battista Bertolini, che avviavano le prime indagini dopo i rilievi scientifici. Elena Bruselles, con il corpo mummificato, era distesa nel suo letto mentre la figlia Luana, ex infermiera in Rsa e appassionata di occultismo, era riversa sul pavimento poco distante dalla madre.

Da una prima ricognizione cadaverica la più anziana delle due donne, affetta da una forma terminale di demenza senile, potrebbe essere morta a metà dello scorso dicembre per cause naturali oppure indotta al decesso dopo somministrazione di farmaci o sostanze chimiche che potrebbero saltare fuori dopo l’autopsia, già effettuata, e il contestuale esame tossicologico. Stessa cosa per la più giovane, pare sofferente di depressione, il cui exitus sarebbe stato molto più recente, forse di alcuni giorni prima del ritrovamento.

Luana Costantini

In entrambi i corpi non sarebbero stati rilevati segni di violenza mentre sulla scena del crimine sono stati repertati oggetti tipici dei rituali esoterici come una tunica, una base di legno con lettere alfabetiche detta tavola ouija (un mezzo medianico per “parlare” con i defunti), libri di magia e diverse candele. Su porte e finestre nessun segno di effrazione dunque anche a sospettare un omicidio chiunque sia entrato ed uscito da quella casa era in possesso delle chiavi. Nel medesimo appartamento di Monte Mario la polizia rinveniva indumenti da uomo ed altri effetti che riconducevano alla presenza di un’altra persona.

Tale soggetto terzo veniva presto identificato e raggiunto dai poliziotti in Puglia, più esattamente a Taurisano, in provincia di Lecce, dove ha la residenza Paolo Rosafio, sedicente sciamano (su Facebook si fa chiamare Shekhinà Shekhinà) e cofondatore del gruppo Cubytrix insieme al “collega” Marco Foschi, una sorta di movimento che predica il cambiamento ed un sistema parallelo alternativo a quello attuale.

Luana e Paolo

Di questa comunità avrebbe fatto parte attiva Luana Costantini che da un paio d’anni era fidanzata proprio con Paolo Rosafio che sarebbe rimasto in casa delle due congiunte, a suo dire, sino a dopo Natale. Nella casa di via Giulio Salvatori, però, pare si fossero trasferiti, in via temporanea, anche un certo Roberto (il nome è di comodo) e la sua fidanzata, amici dello sciamano. Anche loro se ne sarebbero andati dopo Natale lasciando le due donne in vita e che dicono di avere aiutato a più riprese notando un certo cambiamento emotivo da parte della povera Luana, divenuta più aggressiva e cattiva dalla donna buona e generosa che era.

Il 23 gennaio scorso i poliziotti di Lecce hanno ascoltato Paolo Rosafio, al momento come persona informata sui fatti e non indagato. L’uomo, alla presenza del legale di fiducia, avrebbe riferito di essere tornato in Salento per girare un film prima della morte delle due donne, nonostante qualche testimone, a Roma, pare riferisca in maniera differente. Un particolare però rende la vicenda ancora più inquietante.

Elena Bruselles

Sembra che il 31 ottobre del 2022 nell’appartamento delle due donne si sarebbe svolta una seduta spiritica, sempre a detta di tale Roberto, della sua fidanzata e del sedicente sciamano compagno della vittima 54enne. Durante l’evocazione Luana sarebbe diventata esagitata e avrebbe lanciato coltelli contro i tre ospiti per poi essere colpita da crisi epilettiche. I tre l’avrebbero aiutata a riaversi tentando anche di tranquillizzarla ma, sempre a loro dire, ci sarebbero state altre persone malevole che avrebbero influito sul comportamento della ex infermiera per anziani.

Paolo Rosafio

Questa versione dei fatti viene confermata sul profilo Cubytrix Cubytrix di Facebook proprio dagli stessi responsabili che pubblicano un post sulla morte di madre e figlia. L’inchiesta prosegue  per morte come conseguenza di altro delitto.

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