Il 32enne di Riva Ligure ritrovato senza vita nelle acque di Sanremo dopo tre giorni di ricerche. Il sindaco annulla i concerti: “La comunità piange un figlio”.
Riva Ligure – Le ricerche durate tre giorni si sono concluse nel modo più tragico. Jonathan Forzan, il 32enne di Riva Ligure scomparso martedì scorso, è stato trovato morto nelle acque antistanti Sanremo, a circa tre miglia dalla costa. Il giovane aveva fatto perdere le sue tracce dopo essere uscito di casa in ciabatte e costume da bagno, senza mai fare ritorno.
Il ritrovamento in mare
Il corpo senza vita di Jonathan è stato avvistato e recuperato da una motovedetta della Guardia Costiera, che lo ha trasportato fino al porto di Sanremo. L’identificazione è stata possibile grazie al costume arancione che indossava, lo stesso che aveva quando era stato visto per l’ultima volta. Tuttavia, per avere la conferma definitiva dell’identità, si dovranno attendere i risultati dell’esame del DNA.

Una volta giunta a terra, l’area di sbarco davanti alla Capitaneria di Porto è stata immediatamente isolata con delle transenne. Carabinieri e Polizia hanno presidiato la zona con un servizio d’ordine per garantire la sicurezza e impedire accessi non autorizzati, mentre si procedeva con i primi accertamenti sulla salma.
La scomparsa e le ricerche
La tragedia aveva avuto inizio martedì scorso, quando Jonathan si era allontanato dalla sua abitazione di Riva Ligure in un abbigliamento che faceva presagire una semplice uscita al mare: ciabatte e costume da bagno. Il mancato rientro aveva immediatamente allarmato familiari e conoscenti, che avevano dato l’allarme alle autorità.
La sparizione del 32enne aveva mobilitato un’imponente macchina dei soccorsi, con volontari, forze dell’ordine e Guardia Costiera impegnati in ricerche a tappeto sia via terra che via mare. Per 72 ore, senza sosta, squadre specializzate hanno battuto ogni angolo della costa ligure nella speranza di ritrovare Jonathan vivo.
Le operazioni di ricerca avevano coinvolto motovedette, elicotteri, unità cinofile e decine di volontari che avevano setacciato spiagge, scogliere e sentieri costieri. La comunità locale si era mobilitata in massa, dimostrando una solidarietà che ora si trasforma in dolore collettivo.
Il messaggio del sindaco
Il dolore della comunità di Riva Ligure è stato espresso dalle parole commosse del sindaco Giorgio Giuffra, che ha condiviso un messaggio su Facebook carico di emozione e vicinanza alla famiglia:
“Le ricerche di Jonathan Forzan, scomparso in mare nei giorni scorsi, si sono purtroppo concluse nel modo che nessuno di noi avrebbe mai voluto. Il suo corpo è stato ritrovato a circa tre miglia al largo di Sanremo, dalla Capitaneria di Porto. A nome mio personale e di tutta l’Amministrazione, esprimo profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia, agli amici, a quanti gli hanno voluto bene.”

Il primo cittadino ha sottolineato come in questi momenti “non esistano parole giuste, ma esiste il dovere della solidarietà e del silenzio”, esprimendo un sentito ringraziamento a tutti coloro che si sono prodigati nelle ricerche: “Un sentito ringraziamento va a tutte le donne e gli uomini che, in queste 72 ore, si sono prodigati senza sosta: la macchina dei soccorsi ha lavorato con professionalità, dedizione e cuore”.
In segno di lutto e rispetto, il concerto degli “Ultrasuoni” previsto per questa sera è stato annullato. “Oggi, la nostra Comunità piange un suo giovane figlio. A Dio, Jonathan”, ha concluso il sindaco Giuffra, sintetizzando in poche parole il dolore di un’intera cittadina che perde uno dei suoi figli.
Le indagini in corso
Restano ancora da chiarire la dinamica e la causa della morte, che potranno essere determinate solo attraverso l’autopsia che verrà disposta dall’autorità giudiziaria. Gli investigatori dovranno ricostruire gli ultimi movimenti di Jonathan e cercare di capire cosa sia accaduto in quelle ore fatali.
Al momento, non si esclude nessuna ipotesi: da un tragico incidente a un gesto volontario, fino a cause naturali. Le indagini si concentreranno anche sulle condizioni del mare e sulla possibilità che correnti particolari abbiano trasportato il corpo dal punto in cui Jonathan potrebbe essere entrato in acqua fino al luogo del ritrovamento.