Rischio decadenza per Mimmo Lucano. La Prefettura avvisa il Comune

Con la condanna scatta la legge Severino per gli amministratori pubblici. L’europarlamentare: “Non ho ricevuto nessun atto formale”.

Reggio Calabria – I 18 mesi di condanna per falso ideologico confermati dalla Cassazione potrebbero costare carissimi a Mimmo Lucano. L’europarlamentare e sindaco di Riace rischia infatti la decadenza dalla carica di primo cittadino per effetto della legge Severino, che punisce gli amministratori pubblici che hanno riportato condanne in via definitiva superiori a 6 mesi (con pena sospesa). A Lucano rimarrebbe, tuttavia, la decisione di impugnare l’eventuale decadenza davanti al giudice competente. La Prefettura di Reggio Calabria ha informato il Comune di Riace del rischio di decadenza. Secondo quanto si è appreso, una telefonata della Prefettura è giunta giovedì sera al Comune. “Ancora – è stato il commento di Lucano all’ANSA – né io né il Comune di Riace abbiamo ricevuto atti formali dalla Prefettura di Reggio Calabria.

“Non sono un giurista ma, per quanto ne so, – prosegue – non esiste nessuna ipotesi di decadenza in seguito alla mia condanna. In ogni caso, qualsiasi provvedimento che la Prefettura vorrà adottare sarà valutato con attenzione da me e dai miei legali. Ovviamente, sono pronto a non fare alcuna resistenza se decidono di farsi da parte anche i rappresentati del governo che hanno deciso di accompagnare un torturatore libico nel suo Paese con un aereo di Stato, pagato, quello si, con i soldi dei contribuenti”.

Il parlamentare europeo di Avs era finito al centro dell’inchiesta “Xenia” e in primo grado venne condannato dal tribunale di Locri alla pena di 13 anni. La condanna venne poi ridotta dalla Corte d’Appello a un anno e sei mesi per la sola accusa di falso. Il pg della Suprema Corte aveva sollecitato nel corso della sua requisitoria di giovedì mattina l’annullamento parziale della sentenza di secondo grado e la riutilizzazione delle intercettazioni telefoniche. Lucano continua a portare avanti il suo modello Riace, in favore dei migranti e i suoi compagni di partito hanno parlato di “processo farsa”. Ma resta il rischio decadenza.

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