Personale e animali non potranno resistere a lungo. Oltre alla generosità delle persone occorre che le istituzioni locali assicurino la sopravvivenza al circo sino a quando sarà nelle condizioni di muoversi in autonomia.
Rieti – Il circo è uno dei luoghi più magici della nostra infanzia e continua ad esserlo anche una volta diventati adulti. Un luogo dove dimenticare i problemi e lasciarsi andare ad una dimensione da sogno.
Vedere la situazione odierna del circo Rolando Orfei mette tristezza e rabbia; abbiamo la sensazione di essere stati tutti derubati di quella magia che ci hanno regalato per tanti anni.
Bloccati a Rieti da due mesi e più a causa Covid, gli artisti chiedono aiuto: soprattutto per gli animali, i quali necessitano di cibo. Il blocco non ha consentito di guadagnare nulla e la difficoltà per le famiglie ferme nel piazzale del PalaSojourner sta diventando insostenibile.
“Andiamo avanti grazie alla gente”, spiegano gli artisti.
Gli abitanti di Rieti hanno infatti cominciato una gara di solidarietà: sono arrivati fieno, paglia, cibo, mangime, frutta e quanto serve per gli amici a quattro zampe, tra cui la capretta Rieti, diventata mascotte del capoluogo sabino.
Anche la Setta del Tocco – associazione benefica di Cittaducale – si è mossa donando una fornitura di gasolio.
Dove non arriva lo Stato, capace solo di emanare assurdi Dpcm senza riflettere sulle conseguenze di una strategia fallimentare, arriva la gente vera. “Adottando” questi animali la gente di Rieti sta dando respiro ai circensi, almeno per il momento.
“La situazione è ancora al palo, l’attività è bloccata”, commentano amaramente gli operatori del comparto. “Coi tempi che corrono, andrà peggio”. Soprattutto con i politici che ci sono disgraziatamente toccati in sorte.
Evidentemente convinti che il bonifico da 20mila euro al mese arrivi puntualmente a tutti gli italiani, stanno letteralmente distruggendo il nostro mondo, sogni compresi. È quando ci si imbatte in storie come questa che ci si domanda che tipo di mondo resterà dopo il Covid?
Un mondo che sarà evidentemente diviso, tra ricchissimi e poverissimi, fino all’inevitabile scontro sociale. Dopo averci derubato della sicurezza e della libertà, vorrebbero rubarci anche i sogni. Che sia voluto o, più probabilmente, solo incapacità, poco importa.
Chi può dia una mano al circo Rolando Orfei, affinché possa tornare a regalarci momenti lieti e spensierati. Realtà come queste non possono andare perdute. Non debbono.
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