Francesca Rozza non ha potuto presenziare all’udienza per la convalida del suo arresto in seguito all’omicidio della 91enne Maria Skvor a Riva del Garda.
Trento – Francesca Rozza non ha potuto presenziare all’udienza per la convalida del suo arresto. La donna, 62 anni, è accusata dell’omicidio della madre 91enne, Maria Skvor, avvenuto lo scorso venerdì a Riva del Garda. Affetta da una grave patologia psichiatrica, è stata trasferita dal carcere a un reparto di psichiatria, dove si trova attualmente ricoverata.
Oggi il giudice per le indagini preliminari dovrà pronunciarsi sulla convalida del fermo, ma le condizioni di salute della donna le hanno impedito di essere presente in aula. Sia il medico del carcere che i suoi legali hanno attestato la sua fragilità psicologica, evidenziando anche un precedente tentativo di suicidio. L’arresto è stato eseguito in seguito alla tragedia avvenuta nella casa che Rozza condivideva con la madre da oltre sette anni. Intanto, il tribunale ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima.
Secondo le ricostruzioni, Francesca Rozza avrebbe ucciso la madre mentre dormiva, colpendola alla testa con una lampada. Dopo aver vegliato il corpo per un giorno intero, alle 5.45 di sabato 1° marzo ha chiamato il 112 per confessare il delitto, dicendo alla centrale operativa dei carabinieri di Riva del Garda: “Ho ucciso la mamma”. Un epilogo drammatico per una convivenza durata quasi otto anni, dedicati interamente all’assistenza dell’anziana Maria Skvor. Gli inquirenti escludono la premeditazione, ritenendo che si sia trattato di un gesto impulsivo, probabilmente scaturito da un mix di fatica e isolamento.