Ricostruzione L’Aquila, sequestrati 42mila euro per indebita percezione contributi

Nel mirino della Guardia di Finanza è finita una società di capitali con sede a Roma operante nel settore dell’edilizia.

L’Aquila – Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno dato esecuzione a un provvedimento di confisca emesso dalla Corte d’Appello di L’Aquila, a seguito di una sentenza divenuta irrevocabile, nei confronti di una società di capitali operante nel settore dell’edilizia e del relativo legale rappresentante, coinvolti a vario titolo in un’indagine delegata dalla Procura. Al termine dell’iter giudiziario, la Corte d’Appello aquilana, condividendo l’operato dei finanzieri, ha emesso il provvedimento ablativo che ha consentito di sottoporre a confisca beni immobili e disponibilità finanziarie per un ammontare complessivo di circa 42mila euro.

Il provvedimento arriva dopo gli accertamenti eseguiti dalle Fiamme Gialle per verificare la regolarità dell’erogazione di un contributo pubblico finalizzato alla ricostruzione degli immobili danneggiati dal sisma del 2009 compresi in un consorzio del capoluogo abruzzese, i cui lavori erano stati affidati a una società di capitali con sede a Roma. Dalle indagini è emerso che il rappresentante legale della società in questione, per ottenere la liquidazione delle somme di contributo corrispondenti allo stato di avanzamento lavori (SAL), ha attestato falsamente di aver eseguito il pagamento di tutte le fatture scadute emesse dai fornitori e dai subappaltatori relative ai lavori effettuati nel precedente SAL.

Il pagamento delle fatture di fornitori e subappaltatori, infatti, rappresenta un presupposto espressamente previsto dall’art. 11, comma 11-bis del D.L. 76/2013, convertito nella Legge n.99/2013. Le indagini svolte hanno consentito di rilevare profili di responsabilità a carico dell’amministratore della stessa società, il quale è stato deferito alla locale Procura della Repubblica per l’ipotesi di reato di cui all’art. 316 ter c.p. (indebita percezione di erogazioni pubbliche) e della persona giuridica ai sensi dell’art. 24 del D.Lgs. 231/2001 (responsabilità amministrativa da reato).

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