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Ricostruite le faide di Scampia e individuati i responsabili della mattanza

Feroci guerre tra clan rivali hanno generato due faide nel quartiere di Scampia a Napoli. I militari sono riusciti, tramite minuziose indagini, a ricostruire mandanti ed esecutori degli innumerevoli omicidi commessi.

Napoli – In città e presso le rispettive case circondariali ove alcuni tra loro sono detenuti, i carabinieri del Nucleo Investigativo partenopeo hanno dato esecuzione a una misura cautelare personale, emessa dal G.I.P. presso il tribunale su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 16 indagati (di cui 14 già detenuti), affiliati ai clan camorristici denominati DI LAURO, AMATO – PAGANO e VINELLA GRASSI, tutti operanti nei quartieri partenopei di Secondigliano e Scampia.

Le indagini, condotte dal citato Nucleo anche attraverso dettagliati riscontri a dichiarazioni di collaboratori di giustizia, hanno consentito di:

Confermare ulteriormente la riconducibilità della cosiddetta seconda faida di Scampia alla decisione degli esponenti del clan della Vinella Grassi di scindersi dal clan DI LAURO e confluire in quello AMATO – PAGANO (a sua volta formatosi sul finire del 2004 quando un gruppo di elementi di vertice del clan DI LAURO cosiddetti Scissionisti o Spagnoli, fuoriuscirono dal predetto, dando tra l’altro origine alla cosiddetta prima faida di Scampia che, protrattasi fino al 2005, causò circa 70 omicidi consumati) e ciò su istigazione degli stessi vertici degli AMATO PAGANO che determinarono, così, la c.d. girata della Vinella i cui affiliati vennero da allora in poi denominati I GIRATI.

In cella anche Vincenzo Di Lauro (nel riquadro).

Documentare l’inizio della seconda faida, che ebbe la sua prima manifestazione con l’omicidio di PICA Giuseppe, avvenuto il 14.3.2007, e si protrasse fino al 9 febbraio 2008 (omicidio FUSCO).

Raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di autori e mandanti di ben 8 omicidi commessi nel corso della predetta seconda faida (tra cui quelli che hanno dato inizio alla stessa) in particolare di quelli di:

PICA Giuseppe, affiliato al clan DI LAURO, ucciso il 14.3.2007; 
CARDILLO Francesco, affiliato al clan DI LAURO, ucciso il 14.3.2007;
DE LUCIA Lucio, affiliato al clan DI LAURO, ucciso il 21.3.2007;
DE VITALE Patrizio, da poco transitato nella compagine scissionista, ucciso il 31.5.2007;
GIANNINO Luigi, affiliato al clan della Vinella Grassi, ucciso il 13.6.2007;
FERRARA Salvatore, affiliato al clan DI LAURO, ucciso il 25.9.2007;
MAGNETTI Luigi, affiliato al clan della Vinella Grassi, ucciso il 25.9.2007;
FUSCO Carmine, affiliato al clan DI LAURO, ucciso il 9.2.2008.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

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