Ricerca – Marti: “Prioritario investire nel futuro del Paese”

Il commento del presidente sottolinea la sinergia tra università, imprese e sanità come la chiave per il futuro della ricerca.

Milano – “La ricerca non è soltanto innovazione e progresso tecnologico: è il pilastro su cui si fondano competitività, crescita e prosperità nazionale. L’obiettivo è chiaro: riconoscere formalmente figure fondamentali per la ricerca clinica che ancora non sono tutelate a livello normativo”. È questo quanto ha dichiarato Roberto Marti, Presidente della Commissione Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport del Senato della Repubblica, in occasione del III Forum Incyte sulla Ricerca – “Costruire il futuro coltivando il talento, promosso dal quotidiano Il Sole 24 Ore a Milano.  

Dai progetti di ricerca, che supportano la competitività e la crescita nazionale, sono il settore clinico e educativo gli elementi su cui puntare e a cui riferirsi per il futuro. Prosegue Marti:

Penso in particolare al Coordinatore di Ricerca Clinica (CRC), una professionalità centrale per la qualità e l’efficienza degli studi, ma finora invisibile al nostro ordinamento. Il Governo ha fatto della ricerca una priorità assoluta, inserendola nel PNRR e nelle politiche industriali...

Tra le iniziative principali troviamo: investimenti per infrastrutture e laboratori all’avanguardia, digitalizzazione dei processi sanitari e di sperimentazione, sostegno alla creazione di hub tecnologici e centri di eccellenza, e incentivi per stimolare partnership tra imprese e centri di ricerca. Il Parlamento, parallelamente, sta lavorando per offrire strumenti concreti: nuove figure professionali riconosciute, più sinergia tra università, imprese e sanità”.

In ultimo l’aspetto saliente nei confronti della ricerca sono le nuove generazioni e la valorizzazione dei talenti nel settore. “Soltanto costruendo un sistema che sappia valorizzare le competenze, premiare il merito e dare stabilità ai nostri giovani ricercatori riusciremo a trattenere i talenti migliori e ad attrarne di nuovi, rafforzando l’intero ecosistema nazionale della ricerca. Investire nella ricerca significa investire nel futuro del Paese e l’Italia ha tutte le carte in regola per essere protagonista nella sfida globale dell’innovazione” ha concluso Marti.