Reggio Emilia – Doppio blitz degli animalisti nella città emiliana per dire “no” alle pellicce di animale del MaxMara Fashion Group. Ieri pomeriggio, gli attivisti delle associazioni Lav, Human Society International e
Fur Free Alliance hanno dato vita a un flash mob di protesta – autorizzato regolarmente dalla Digos – davanti al negozio della maison di moda reggiana, in via Emilia San Pietro. Con cartelli e megafoni hanno chiesto alla famiglia Maramotti, titolari del marchio, di “eliminare le pellicce dalle collezioni di tutti i brand”.
Questa mattina il bis a sorpresa. Lo stesso gruppo di attivisti ha interrotto una visita guidata intorno alle 11 nella galleria d’arte “Collezione Maramotti”. Già due mesi fa, gli stessi animalisti avevano sorvolato a bordo di una mongolfiera la sede di MaxMara a Reggio Emilia srotolando uno striscione in cielo per chiedere di adottare “una politica fur-free rispetto all’attuale gamma che include articoli realizzati in volpe, cane
procione e visone che trascorrono tutta la vita in gabbie di rete metallica anche nella pavimentazione, in condizioni di scarso benessere per poi essere uccisi tramite gas o elettrocuzione”.