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Reggio Calabria – Diamanti, bracciali e orologi: sequestrato tesoretto da due milioni a falso promotore finanziario [VIDEO]

Reggio Calabria – Operazione dei finanzieri, coordinata dalla Procura, per il sequestro di beni ad un sedicente promotore finanziario reggino, ritenuto dagli inquirenti il vertice di un’associazione a delinquere colpevole di abusiva raccolta e gestione del risparmio, vendita di strumenti finanziari fasulli, autoriciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.

In particolare, l’ingente patrimonio sottoposto a sequestro è costituito da oltre 4mila preziosi, tra cui diamanti, collane, bracciali e anelli in oro, nonché da orologi di lusso per un valore complessivo superiore ai 2 milioni di euro.

Dalle carte dell’inchiesta emerge come l’indagato avrebbe avrebbe ricevuto denaro da centinaia di risparmiatori, residenti in tutta Italia, prospettando rendimenti particolarmente allettanti. La raccolta del denaro sarebbe avvenuta mediante la stipula di contratti nell’ambito di un “sistema piramidale”, in cui le entrate, che consentono di finanziare il corrispettivo promesso ai partecipanti, non derivano da un’attività reale, bensì dal beneficio economico conseguente all’ingresso di altri soggetti nel sistema (cosiddetto “schema Ponzi”).

L’evidente disparità tra gli esigui redditi dichiarati e le effettive disponibilità del falso promotore finanziario, ricostruita dai finanzieri e corroborata dalle dichiarazioni dei risparmiatori raggirati, è stata ritenuta idonea a configurare la pericolosità sociale della persona, considerato che il medesimo viveva abitualmente dei proventi illeciti derivanti dalle attività illegalmente esercitate.

A seguito di tale approfondimento, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, riconoscendo la validità delle tesi investigative proposte, con il provvedimento in esecuzione ha decretato l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro funzionale alla confisca del richiamato “tesoretto” nonché delle disponibilità finanziarie – individuate in Italia, Spagna e Germania – riconducibili all’abusivo promotore finanziario.

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