Referendum sulla cittadinanza, è cifra record: 155mila sottoscrizioni in un giorno

Lo annuncia il ministero della Giustizia: una settimana alla scadenza del 30 settembre per arrivare alle 500mila firme necessarie.

Roma, 24 settembre 2024 – Oltre 155.000mila sottoscrizioni in un giorno “con picchi di oltre diecimila firme per ogni ora, raggiungendo in serata, pur con fisiologici rallentamenti dovuti all’eccezionale flusso di accessi, il dato record”. Vola il referendum sulla cittadinanza proposto da Più Europa. Il quesito, depositato in Cassazione il 4 settembre dal segretario di Più Europa Riccardo Magi, punta ad “agevolare l’accesso alla cittadinanza italiana per gli stranieri attraverso la naturalizzazione”, portando da 10 a 5 gli anni di residenza legale necessari per fare domanda.

Il ministero della Giustizia sottolinea che nella sola giornata di ieri la piattaforma digitale istituita dal dicastero di via Arenula per le firme per i referendum ha raccolto la cifra record. Un dato che tiene in considerazione anche della giornata, nella quale si era verificata una momentanea interruzione fra le ore 13 e le 15 causata da un elevatissimo numero di accessi. I tecnici del Dipartimento per l’Innovazione Tecnologica della giustizia, tramite la Direzione Generale dei Sistemi Informativi Automatizzati, hanno immediatamente provveduto a ripristinare il servizio e nelle ore successive la piattaforma ha ripreso a funzionare con “picchi di oltre diecimila firme per ogni ora”.

Manca una settimana alla scadenza del 30 settembre per raccogliere le 500mila firme necessarie a indire il referendum di cittadinanza. Al momento ne sono state messe insieme circa 450mila (90%) attraverso la piattaforma online del ministero della Giustizia. A queste vanno aggiunte le sottoscrizioni raccolte fisicamente ai banchetti. Nonostante il traguardo sia ancora distante, il sostegno di figure pubbliche di grande seguito come l’allenatore di pallavolo Julio Velasco, il fumettista Zerocalcare, il cantante Ghali, lo scrittore Roberto Saviano e lo storico Alessandro Barbero ha dato un’importante spinta alla campagna.

Questo referendum interviene solo sulla naturalizzazione, ossia sull’acquisizione della cittadinanza da parte di cittadini stranieri che risiedono stabilmente in Italia. La naturalizzazione è uno dei modi per ottenere la cittadinanza italiana e si distingue da altri come lo ius sanguinis, diritto di sangue, che la attribuisce a chi nasce da genitori italiani, o lo ius soli, diritto di suolo, che invece la concede a chi nasce sul territorio italiano. Se il referendum di cittadinanza dovesse essere approvato, tutti gli stranieri maggiorenni potrebbero richiedere la naturalizzazione dopo cinque anni di residenza ininterrotta nel Paese, a patto di soddisfare anche altri criteri come la conoscenza della lingua, il possesso di adeguate risorse economiche, l’idoneità professionale, il pagamento delle tasse e l’assenza di precedenti penali.

Nel frattempo in Parlamento il dibattito sulla cittadinanza prosegue: la Camera il 12 settembre aveva respinto tutti gli emendamenti al ddl Sicurezza presentati sul tema della cittadinanza. Forza Italia aveva annunciato allora la preparazione di un testo. Ma intanto il Partito Democratico, mentre un focus dice che nelle scuole italiane sono oltre 860mila gli alunni senza cittadinanza, ha depositato alla Camera il testo della nuova proposta di legge. Prima firmataria, la deputata dem Ouidad Bakkali, nata in Marocco e cittadina italiana dall’età di 23 anni. Vissuta a Ravenna dall’età di due anni, la parlamentare dem è una testimone di quanto sia necessaria l’attuale legge sulla cittadinanza. Lo sa bene anche Forza Italiache ne sta facendo una battaglia: sta lavorando infatti all’elaborazione di un testo ad hoc.

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