Prima sono state svuotate le casse dell’azienda, fallita con un debito di oltre 100.000,00 euro, poi sono stati occultati i relativi libri contabili. È scattata la misura cautelare per un imprenditore nell’ambito della ristrutturazione edile.
Lucca – I finanzieri del comando provinciale hanno dato esecuzione a una misura cautelare personale dell’interdizione temporanea dall’esercizio di impresa per la durata di mesi 9 nei confronti di un imprenditore edile della Mediavalle del Serchio. Il provvedimento è stato emesso dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Lucca, su proposta del pubblico ministero della locale Procura della Repubblica, titolare delle indagini.
In particolare, gli accertamenti sono stati delegati dall’A.G. inquirente alle Fiamme gialle della Tenenza di Castelnuovo di Garfagnana e sono stati innescati da alcune anomale operazioni di una società di capitali, relative ai rapporti intercorrenti tra imprese amministrate da una coppia di coniugi e attive nel settore della ristrutturazione edile.
I relativi approfondimenti economico-finanziari hanno consentito di mettere in luce episodi di distrazione patrimoniale, preordinati allo “svuotamento” delle casse e dei beni dell’azienda principale, successivamente fallita con un debito complessivo verso i creditori pari a oltre 100.000,00 euro. I predetti coniugi, al fine di rendere difficoltosa la ricostruzione dello stato passivo dell’azienda, avevano, inoltre, provveduto all’occultamento/distruzione dei relativi libri contabili, incorrendo anche nella fattispecie delittuosa della distrazione fallimentare documentale.
È stato altresì valutato, ai fini dell’emissione della misura, anche il fatto che il legale rappresentante della società colpito dall’interdizione risultava già gravato da plurime sentenze passate in giudicato per altri reati fallimentari commessi in passato e, pertanto, più alto è il rischio di reiterazione di reati della medesima specie.
L’operazione di servizio odierna costituisce un’ulteriore testimonianza del costante impegno delle Fiamme gialle, in sinergia con la locale Procura della Repubblica, nella lotta a ogni forma di illegalità che mina il corretto funzionamento dell’economia, alterando la libera concorrenza di mercato. Il contrasto ad ogni forma di criminalità restituisce competitività e legalità al mercato, alimentando gli investimenti ed il conseguente sviluppo imprenditoriale ed economico che la criminalità mira a controllare e rallentare.