Ranucci in Procura: “Tracce riconducono sempre agli stessi ambiti”

Il conduttore di Report ascoltato per due ore dal procuratore Lo Voi. “Sto denunciando minacce dal 2021, quattro le più gravi”.

Roma – Il giornalista Sigfrido Ranucci è stato sentito questa mattina dalla Procura di Roma per circa due ore in qualità di persona informata sui fatti, dopo l’attentato che nella notte di giovedì ha distrutto la sua automobile e quella della figlia davanti all’abitazione di Pomezia.

Al termine dell’audizione con il procuratore capo Francesco Lo Voi, il conduttore di Report ha dichiarato: “Abbiamo delineato con i magistrati un contesto. Ci sono quattro-cinque tracce importanti che però, per coincidenza, alla fine riconducono sempre agli stessi ambiti. Sono cose molto complesse da provare”.

Il giornalista ha inoltre rivelato di stare presentando denunce relative a minacce ricevute a partire dal 2021: “Quattro in particolare quelle più pesanti. Da quello che so al momento sono tutti fascicoli contro ignoti”, ha spiegato Ranucci all’uscita dalla Procura.

L’episodio ha suscitato un’ondata di solidarietà istituzionale, con messaggi di condanna per il grave atto intimidatorio arrivati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Gli inquirenti stanno ora lavorando per verificare le piste indicate dal giornalista e stabilire eventuali collegamenti tra le esplosioni e le inchieste condotte dalla trasmissione d’inchiesta di Rai3.