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Ragazzi scomparsi in Veneto, l’appello dei genitori: “Tornate” [VIDEO]

Di Filippo e Giulia si sono perse le tracce sabato scorso dopo una cena a McDonald’s. L’auto del ragazzo intercettata da un varco elettronico nel Bellunese.

Venezia – La Grande Punto nera di Filippo Turetta era ancora in movimento fino a due notti fa e in quella di sabato la vettura era stata registrata in transito ai confini tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia, da un varco elettronico targsystem, in una zona dell’alta provincia di Belluno. E’ in questa zona che si stanno concentrando le ricerche di Filippo e di Giulia Cecchettin, i due ventiduenne di Vigonovo, ex fidanzati scomparsi sabato 11 novembre dopo una cena al McDonald. Ieri i genitori hanno rivolto un appello televisivo ai figli affinché li contattino al più presto e tornino a casa.

Sabato sera i due ragazzi si sono dati appuntamento per uscire a cena come facevano almeno una volta al mese, anche se la loro storia sentimentale si era conclusa. Giulia ha appena spedito la sua tesi di laurea alla relatrice, la discussione è calendarizzata per giovedì 16 novembre e il lavoro è pronto. La ragazza saluta il padre e sale sull’auto di Filippo. Insieme raggiungono il centro commerciale Nave de Vero di Marghera e decidono di andare a cenare al McDonald’s. La cena si svolge tranquillamente come dimostra il messaggio inviato dalla giovane alla sorella nel quale parlano di abbigliamento. Nessuna tensione, quindi.

Alle 23.15 il cellulare di Filippo viene agganciato da una cella telefonica nel comune di Fossò. In seguito un vicino sente una coppia litigare in un parcheggio vicino alla casa di Giulia, a Vigonovo. Una ragazza urla, poi viene spinta in auto: l’impressione è che possa trattarsi di Giulia e Filippo, anche se non è certo.

Nella zona industriale di Fossò, nel Veneziano, proprio dove era passata l’auto di Filippo dopo il presunto litigio nel parcheggio, vengono trovate lunedì nove grandi chiazze di sangue. La strada viene chiusa per 5 ore e il Nucleo investigativo e la Scientifica fanno i rilievi: non è ancora possibile sapere se quelle tracce ematiche possano essere collegate in qualche modo alla vicenda.

Da allora i ragazzi sono scomparsi nel nulla con i telefoni spenti.

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