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Raffica di arresti nel clan Pistillo: le donne erano al comando

Colpito il clan mafioso Pistillo. Le accuse sono di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di esplosivo e armi. Venti le persone arrestate. Tra loro la 37enne Isabella Ciccolella e la 40enne Nunzia Sinisi (rispettivamente moglie dei capi clan Michele e Francesco Pistillo), e la 39enne Vincenza Orlando, figura di spicco nella gestione del traffico di droga.

Bari – I carabinieri del Comando Provinciale della città pugliese, con il supporto dei militari di Andria e Trani, dello Squadrone CC Eliportato Cacciatori Puglia e del Nucleo cinofili di Modugno, hanno eseguito venti ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip presso il tribunale di Bari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nelle quali vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza a carico di altrettanti soggetti indagati per aver partecipato a un sodalizio dedito al narcotraffico, diretto e promosso da soggetti vicini al clan Pistillo, operante ad Andria e nel nord barese.

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip, le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e condotte nel periodo dal 2019 al 2020 dal Reparto Operativo – Nucleo Investigativo di Bari, con il supporto della Compagnia di Andria, mediante servizi di osservazione controllo e pedinamento, perquisizioni e sequestri vari, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in merito alle attività illecite poste in essere dal clan Pistillo nell’arco di circa un anno, delineando il sodalizio, costituito anche da donne, dedito al narcotraffico in tutti i suoi elementi sintomatici, e cioè una struttura gerarchicamente articolata, composta da organizzatori, promotori, dirigenti e partecipanti, che grazie al controllo del territorio – sulla scorta delle qualità mafiose dei promotori – riusciva a gestire il mercato degli stupefacenti, ricorrendo, all’occorrenza, alla violenza e all’utilizzo di armi e munizioni.

Nel corso delle attività, in diverse fasi, sono state sequestrati, fra l’altro, più di 3 kg di tritolo, 6 pistole, un fucile semiautomatico, circa 500 munizioni, nonché 24 kg di marijuana, 15 kg di hashish e un kg di cocaina.

Il procuratore aggiunto e coordinatore della Dda, Francesco Giannella ha spiegato:

Parliamo di un clan storico, particolarmente affermato, che viene confinato dal territorio andriese o a cui viene affidato un territorio dove non deve disturbare. Parliamo di compagini criminali già timbrate con il ‘cartellino’ del 416 bis che insistono su territorio particolarmente delicato, su cui bisogna prestare particolare attenzione. Nel corso dell’indagine si è attestato il ruolo delle donne all’interno di queste compagini criminali, che non hanno assolutamente un ruolo da co-primarie, ma un ruolo dirigenziale, c’è da registrare una crescita di alcune donne nelle organizzazioni criminali”.

Il quadro indiziario raccolto dai carabinieri a carico degli indagati è stato condiviso dalla procura della Repubblica di Bari che ha avanzato richiesta di emissione di misura cautelare. Il Gip del Tribunale di Bari, accogliendo la richiesta, ha disposto la cattura dei soggetti, tra cui, alcuni, già detenuti per altra causa.

È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione delle misure cautelari odierne, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.

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