Ma la famiglia non crede al suicidio: “Quella non è la sua scrittura, Larimar amava troppo la vita”.
Enna – Nella tragica vicenda di Larimar Annaloro, la quindicenne che si è tolta la vita nel giardino di casa dopo un’aggressione da parte di alcune compagne di scuola, emerge un nuovo elemento: un bigliettino d’addio. Il messaggio, consegnato alla polizia dal fidanzato di Larimar, recita: “Ti amerò anche nella prossima vita. Firmato: Lari”. Secondo il ragazzo, Larimar avrebbe consegnato il biglietto a un compagno di scuola, incaricandolo di farlo avere al fidanzato, quasi come se presagisse il drammatico gesto.
Tuttavia, la famiglia solleva dubbi. La sorella di Larimar, Dioslari, ha dichiarato a Repubblica: “Quella non è la sua scrittura”. Per dimostrarlo, ha mostrato un altro foglio con la calligrafia della sorella, che appare visibilmente diversa.
“Vogliamo sapere cosa è davvero accaduto,” aggiunge Dioslari Annaloro, convinta che la sorella non si sarebbe mai suicidata, poiché era una ragazza che amava la vita. In seguito ai dubbi sollevati, il procuratore per i minorenni di Caltanissetta, Rocco Cosentino, ha sequestrato nuovamente la salma dopo che la procura di Enna l’aveva restituita alla famiglia. Mercoledì pomeriggio è stata disposta un’autopsia presso l’ospedale di Enna. Attualmente, il fascicolo dell’indagine è aperto con l’ipotesi di istigazione al suicidio, ma non ci sono indagati.
Dove chiedere aiuto
Se sei in una situazione di emergenza, chiama il numero 112. Se tu o qualcuno che conosci ha dei pensieri suicidi, puoi chiamare il Telefono Amico allo 199 284 284 oppure via internet da qui, tutti i giorni dalle 10 alle 24.
Puoi anche chiamare i Samaritans al numero verde gratuito 800 86 00 22 da telefono fisso o al 06 77208977 da cellulare, tutti i giorni dalle 13 alle 22.