Ciao a tutti, amici. Oggi parleremo di una new entry in anteprima nazionale. Sì, avete capito bene, la casa produttrice QUEST ha ben pensato di fare uscire una nuova serie di metal detector che partirà con il Q30.
Cominciamo ad aprire la confezione e all’interno troviamo il corpo macchina, composto da un bel display color arancio e nero molto accattivante, tre aste in lega, il poggiabraccio, la piastra turbo RAPTOR di 11×9 pollici con la cover antigraffio e le cuffie wifi molto leggere, chiuse nella comoda custodia, nonché il caricabatterie e i vari cavi e lacci per il poggiabraccio. A prima vista notiamo subito alcune migliorie apportate rispetto alla vecchia serie Q40. Sul blocco display è stata aggiunta una clip di bloccaggio per poter regolare la distanza tra poggiabraccio e display in maniera rapida. Sul poggiabraccio, che è stato modificato, è stata aggiunta una sede per attaccare un pinpointer.
Questo metal è ip68, quindi si può utilizzare anche in immersione fino a una profondità di 5 m. Funziona a una frequenza di 14 kHz vlf e ha al suo interno una batteria LiPo 3000 mAh, che fornisce una carica di circa 14 ore. Ha la possibilità di essere collegato tramite un’app al proprio smartphone con modulo bluetooth. Una volta chiuso ha una lunghezza di 80 cm mentre aperto raggiunge i 130 cm. Il suo peso è di 1,15 kg.
Ora veniamo al display, la parte fondamentale del metal detector.
Troviamo subito una pulsantiera nella parte sottostante il display con varie funzioni: accendi/spegni, frecce per navigare sul menu, pulsante per il bilanciamento del terreno e pulsante accetta/rifiuta. Ai lati troviamo i pulsanti per il volume e la vibrazione da una parte, e dall’altra l’illuminazione e l’accensione del display. Tenendo premuto il tasto con disegnata una ruota dentata andiamo ad accendere il metal. Nella parte inferiore, con il tasto menu, possiamo scorrere sulle impostazioni. Accetta/rifiuta per la discriminazione serve a eliminare alcuni segmenti e non sentire alcuni oggetti ferrosi. In successione troviamo il fesen che è il volume del ferro in 5 punti, i toni dell’audio e la possibilità di modificare il timbro dei toni.
Per accedere ai programmi e poterli modificare bisogna utilizzare una combinazione di tasti: si tiene premuto il tasto bilanciamento e si premono le frecce su e giù per scorrere.
Modalità di funzionamento:
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PARK: creata per aree molto contaminate;
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FIELD: per terreni arati o campi;
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BEACH: con due sottoprogrammi, dove l’1 è per la sabbia asciutta mentre il 2 è per l’acqua;
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GOLD: anche questa con due sottoprogrammi, ottimizzati per la modalità prospezione e soglia attiva.
Tenendo premuto il tasto bilanciamento e il tasto rotella è possibile attivare l’auto bilanciamento del terreno che serve soprattutto nella modalità gold.
In alto a destra del display troviamo gli indicatori di carica della batteria e del volume dell’audio mentre dal lato opposto il livello della retroilluminazione e del wifi. Al centro si trova l’indicatore ID e ai suoi lati l’indicatore di profondità e il livello della sensibilità che va da 0 a 99. Ma ora veniamo ai nostri test, che troverete sul canale YouTube non appena il metal uscirà sul mercato.
Abbiamo eseguito la solita buca e usato la moneta di Vittorio Emanuele; fino a un 30 cm il metal riesce a rilevarla. Purtroppo non siamo riusciti a testarlo in una ricerca vera come di consueto perché causa COVID-19 non è possibile uscire. Ci accontentiamo quindi dei pochi test che siamo riusciti a fare nel campo di nostra proprietà.
Come sempre volevo ringraziare la Geotek Center di Terni per averci dato la possibilità di testare questa macchina in anteprima nazionale.
Vi aspettiamo alla prossima recensione!