Quanti mi costi decima flottiglia nostra

Una baraonda per nulla. Quella maglietta con l’emblema della Decima Mas ha provocato una marea di polemiche quando indossata da Enrico Montesano avrebbe dovuto generare risate a crepapelle. Più che una provocazione politica e “fascista” è sembrata una Mandrakata der Pomata. Ma mi faccino il piacere…

Roma – La maglietta dello scandalo. Negli ultimi giorni ha destato scalpore, meritando (si fa per dire) la ribalta della cronaca un episodio accaduto durante le prove della trasmissione televisiva “Ballando con le stelle” condotta da Milly Carlucci. Cosa è successo di tanto sconcertante, da entrare nel tritacarne mediatico? E’ successo che il noto attore comico Enrico Montesano, concorrente della trasmissione del sabato sera su Rai1, ha effettuato le prove indossando una maglietta nera, sul cui retro campeggiava in bell’evidenza il motto dannunziano “Memento audere semper”.

Per chi ha un minimo di memoria storica ricorderà che era il motto della Decima Mas, il reparto dei mezzi d’assalto della Marina italiana, molto attivo, durante la Repubblica di Salò. C’è da segnalare che Montesano non è nuovo a prese di posizioni controverse. Durante la pandemia ha fatto sentire la sua voce, schierandosi apertamente contro i vaccini e manifestando contro di essi. Per quanto riguarda le sue idee politiche, emerge la sua facilità nel passare da un campo all’altro degli schieramenti politici.

Enrico Montesano

Negli anni ’70 aderì apertamente al partito Socialista, negli anni ’90 verrà eletto sia al Consiglio Comunale di Roma che, in seguito, al Parlamento europeo nelle file del Pds, il partito nato dopo la caduta del muro di Berlino sulle ceneri del Partito Comunista italiano. Seguirà il centro-destra di Gianni Alemanno e il Movimento 5 stelle prima maniera. Nell’ultima tornata elettorale è stato il portavoce di “Unione Popolare”, una lista elettorale antimafia di sinistra. Qualche dubbio sui convincimenti politici dell’attore è lecito e legittimo averne. Il caso è stato denunciato sui social dalla giornalista de “Il Domani”, nonché giurata della trasmissione, Selvaggia Lucarelli. Com’è sempre successo da quando esistono i mass media, ma ora col web in maniera ancora più veloce e pervasiva, si sono scatenate reazioni indignate con richieste di immediati provvedimenti disciplinari.

E’ da ricordare che la presenza del noto attore nel cast della trasmissione era stato oggetto di forti diatribe propria per le sue posizioni NoVax con esternate simpatie al mondo complottista. Addirittura aveva lanciato un appello alla disobbedienza civile che comprendeva, tra l’altro, di non pagare il canone Rai. Quella stessa Rai che avrà senz’altro concordato un lauto compenso per la sua partecipazione a “Ballando con le Stelle”. Non poteva mancare, alla fine della fiera, il comunicato dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani) che ha manifestato tutta la propria indignazione per l’accaduto.

Enrico Montesano: la tassa complottista che non vogliamo pagare

Se in una democrazia è sacrosanta la libera circolazione delle idee, non si può non essere d’accordo con la tesi secondo la quale è la democrazia stessa che si difende da sé, non con comportamenti che ledono lo stato di diritto, come la censura. Però non bisogna credere di essere in un contesto in cui siamo tutti “buoni, bravi e rispettosi”. La realtà, spesso, è il contrario dei desiderata giuridici e filosofici. Ed ha bisogno di alcuni paletti. Se viviamo in una democrazia nata dalla resistenza e, quindi, basata sui valori dell’antifascismo sancito dalla Costituzione, vuol dire che qualsiasi forma inneggiante al fascismo va censurata e negata, prima che essa possa manifestarsi.

Selvaggia Lucarelli

Questo è altrettanto vero per il raduno di Predappio e per la marcia su Roma dell’ottobre scorso. Se non lo si fa si è contro la legge ed il sospetto è che, episodi del genere, vengano usati come “armi di distrazione di massa”.

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