Le grosse pietre extraterrestri, alcune del peso di 38 chili, hanno provocato danni solo ad alcune abitazioni ed alla chiesa del paese. Non si sono registrati feriti tra gli abitanti. Altro colpo di fortuna.
In quest’ultimo periodo l’attenzione politica, mediatica e sociale è tutta concentrata al massimo su come riuscire a fermare il risveglio del killer virale. Il grande figlio di puttana sembrava neutralizzato ed invece gli ultimi dati ci informano che, purtroppo, è ancora vivo, vegeto e famelico. Con tutta l’intenzione di farci trascorrere un altro periodo della nostra quotidianità tra paure, distanziamenti sociali, mascherine e quant’altro. E speriamo che basti.
Ma la cronaca è cronaca. I fatti accadono e noi restiamo ligi al nostro dovere di raccontarli, anche quelli non troppo seriosi. Il 19 agosto scorso è una data che rimarrà negli annali della storia di Santa Filomena, una cittadina brasiliana di 14 mila abitanti dello Stato di Pernambuco. Cosa è successo di tanto eclatante? Una pioggia di meteoriti si è abbattuta sul piccolo centro. Un grande bagliore è apparso nel cielo, accompagnato da un fortissimo boato e da una grossa nube di polvere. Un vero scenario da paesaggio distopico o da film del genere fantasy.
Quello che a prima vista sembrava un accadimento foriero di chissà quali nefasti presagi, si è trasformato, con un tocco di magia, in manna dal cielo. Tutta la zona, infatti, è stata invasa da una moltitudine di persone. Esperti e curiosi di tutto il mondo si sono catapultati nella cittadina brasiliana anche perché, secondo alcuni studiosi “si tratterebbe della più grande pioggia di meteoriti mai avvenuta in Brasile”.
Pare che i frammenti si siano sparsi per un raggio di 30 km di lunghezza e 4 di larghezza. Secondo Gabriel Silva, studioso dell’Istituto di Chimica dell’Università di San Paolo, i meteoriti caduti apparterrebbero alla famiglia dei “condridi”, che non sono pietre… dispiaciute di essere cadute, ma fanno parte di minerali formatisi prima della nascita della terra.
Potrebbero essere utili per lo studio delle origini dell’universo. Si sono allertati anche i trafficanti di meteoriti che hanno pensato bene di utilizzare la rarità ed unicità delle pietre per ricavarci denaro. Le vendono, infatti, a caro prezzo a collezionisti e, non di rado, a qualche museo. Alcuni pezzi sono stati venduti a cifre che hanno sfiorato se non superato i 18 mila euro. In Brasile, così come negli Usa, i meteoriti non sono beni pubblici. Appartengono a chi li trova i quali, ipso facto, ne diventano proprietari.
Prevalentemente abitato da contadini il piccolo centro ha suscitato una notevole attenzione mediatica. Gli abitanti hanno salutato l’evento come un colpo di fortuna, anche perché si è incrementato di molto il turismo attratto dalla novità e dalla possibilità di guadagnarci. La geografia astronomica ci suggerisce che “un meteorite è ciò che rimane dopo l’ablazione atmosferica di un piccolo asteroide in collisione con la terra” .
In pratica ciò che raggiunge il suolo. Per fortuna quelli caduti a Santa Filomena hanno provocato danni solo ad alcune abitazioni ed alla chiesa del paese. Non si sono registrati feriti tra gli abitanti. Se si pensa che alcuni frammenti arrivano a pesare fino a 38 kg, essere stati solo sfiorati e non colpiti è stato un gran gesto di riguardo da parte della dea bendata.
La locuzione “piovano pietre” deriva dal proverbio inglese “quando piove sui poveri piovono pietre”. Visto quello che, invece, ha provocato la caduta dei meteoriti a Santa Filomena, pare che lo si voglia cambiare in “piovono soldi”. Come dire piangere con un occhio.
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