Domenico Caggegi colpito in piazza dal consigliere Salvatore Raciti. Prognosi di 10 giorni, scattano le indagini dei carabinieri.
Catania – Un episodio di violenza ha scosso la cittadina di Valverde, nell’hinterland catanese, dove il sindaco Domenico Caggegi è stato aggredito fisicamente da un consigliere comunale d’opposizione, Salvatore Raciti. L’aggressione è avvenuta in piazza del Santuario, a pochi passi dal Municipio, sotto gli occhi di diversi testimoni.
Secondo la ricostruzione dei fatti, Raciti avrebbe sferrato un pugno in pieno viso al primo cittadino, accompagnando il gesto con un’invettiva: “Sei un pezzo di merda, mi stai togliendo il pane per mangiare”. Il sindaco ha immediatamente allertato i carabinieri e i soccorsi sanitari, venendo trasportato al pronto soccorso del Cannizzaro dove è stato medicato con una prognosi di 10 giorni.
Il racconto del sindaco
“Ho un occhio nero. Fortunatamente nulla di grave ma sono davvero scioccato da quello che è accaduto”, ha dichiarato Caggegi a La Sicilia. Il primo cittadino ha definito l’episodio “contro la politica dell’amministrazione che è votata alla legalità e contro qualsiasi forma di violenza”, sottolineando come sia ancora più grave che il gesto provenga da un rappresentante istituzionale.
L’aggressione si è consumata dopo che il sindaco, notando tensioni crescenti con il consigliere, aveva deciso di parcheggiare nella piazza centrale quando Raciti gli aveva chiesto di fermarsi. Mentre parlava con un elettricista, Caggegi si è ritrovato colpito all’improvviso dal pugno dell’esponente dell’opposizione.
“Questo episodio mi ha spaventato. Non le nascondo che ho paura. Sicuramente da oggi in poi quando andrò in giro avrò sempre qualcuno con me”, ha ammesso il sindaco, che procederà alla formalizzazione della denuncia presso i carabinieri della compagnia di Gravina di Catania.
La replica del consigliere: “Sono la vera vittima”
Dal canto suo, Salvatore Raciti ha fornito la propria versione dei fatti attraverso una nota, sostenendo di subire “continue pressioni da parte del sindaco” da circa un anno, da quando non fa più parte dell’amministrazione comunale. Il consigliere accusa il primo cittadino di danneggiare la sua attività imprenditoriale, screditando il lavoro suo e del fratello presso le famiglie in lutto del paese.

“Non si è trattato di un’aggressione ma di un battibecco e una reazione di rabbia dopo oltre un anno di provocazioni e intimidazioni”, ha dichiarato Raciti, pur scusandosi pubblicamente per il “gesto di respingerlo”. Il consigliere si è definito “la vera vittima” della situazione e ha annunciato di aver già fornito la propria versione ai carabinieri.
Indagini in corso e solidarietà politica
I carabinieri hanno già avviato le indagini sull’accaduto, potendo contare sulla presenza di diversi testimoni e su un sistema di videosorveglianza presente nella zona. La magistratura dovrà ora fare chiarezza sui fatti e sulle responsabilità.
Numerosi esponenti politici hanno espresso solidarietà al sindaco aggredito. Roberto Barbagallo, primo cittadino di Acireale, ha definito l’episodio preoccupante perché “viola i principi e i valori delle Istituzioni che noi amministratori rappresentiamo”. Giuseppe Lanzafame della Lega ha sottolineato come “non sia tollerabile che il confronto politico degeneri a questi livelli”.
Anche il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha inviato un messaggio di solidarietà, evidenziando che “quello che è accaduto a Valverde travalica ogni limite di civiltà e di rispetto istituzionale” e ribadendo che “un amministratore pubblico non può e non deve mai temere per la propria incolumità fisica nell’esercizio del proprio mandato”.