PROSECCO ITALIANO A GO-GO

All’estero le bollicine del Bel Paese non temono confronti

Con un aumento del 17% delle esportazioni, il Prosecco ha conquistato nel 2019 il primato di vino italiano più consumato all’estero, grazie alla qualità delle pregiate bollicine, che sono state le protagoniste di un vero a proprio boom negli Usa. Gli Stati Uniti, con un aumento in valore del 41%, sono diventati il principale cliente, davanti alla Gran Bretagna e alla Francia mentre al quarto posto si è collocata la Germania dove l’aumento è stato più contenuto (+7%). Ma uno strabiliante aumento del 66% del valore delle vendite si è registrato in Cina.

La prima vendemmia, quella del 2019, dopo il riconoscimento delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene a Patrimonio Mondiale dall’Unesco, ha festeggiato anche l’export del Prosecco arrivato al record storico di sempre sui mercati mondiali, per un valore complessivo di ben 458 milioni nel primo semestre del 2019”. Il Prosecco è il vino italiano più conosciuto al mondo e la sua produzione si suddivide tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, 81% e 19% rispettivamente, tra vino spumante (oltre 3 atmosfere) e vino frizzante (tra 1 e 2.5 atmosfere) nella misura dell’83% e 17% e tra Prosecco Treviso e Prosecco senza menzione geografica per il 33% e 67% rispettivamente.

 La strada del Prosecco, inaugurata nel 1996, si snoda in Veneto, lungo le Colline tra Conegliano e Valdobbiadene, due cittadine situate nel cuore della Marca trevigiana, a nord della provincia di Treviso da dove già si preannunciano le imponenti Dolomiti venete e si apre uno scenario ambientale dai tratti caratteristici, dominato da spettacolari distese di vigneti, ma anche di cittadine come Conegliano, Vittorio Veneto, Valdobbiadene, Pieve di Soligo. Terre che possiedono tutte una loro storia e un loro nucleo di tesori, artistici e naturali, dagli antichi castelli agli edifici sacri, dalle sorgenti termali alle ville aristocratiche. Qui prospera l’uva Glera, vitigno rustico e vigoroso, con tralci color nocciola e grappoli piuttosto grandi e lunghi, gli acini dei quali, a maturazione, assumono un bel colore giallo dorato; uva che viene raccolta tardi, a maturazione completa, quando è più ricca di sapori e di aromi secondo una cultura enoica secolare.

 E’ in questa zona che Il Prosecco esprime la sua eccellenza.

Conegliano, in particolare, è considerata il centro culturale della zona del Prosecco ed è sede della Scuola Enologica e delle istituzioni di ricerca; Valdobbiadene, ogni anno, ospita la Mostra Nazionale dello Spumante e ne costituisce il cuore produttivo. La superficie vitata si estende si estende su un’area di circa 18 mila ettari di superficie agricola ed è coltivata solo sui versanti meridionali, a un’altitudine compresa tra i 50 e i 500 metri slm. All’interno di questo territorio esistono ben due DOCG e una DOC: Docg Asolo Prosecco, Docg Conegliano Valdobbiadene Prosecco e Doc Prosecco, che si estende anche al vicino Friuli.

export italiano del vino

Negli anni s’è imposto fra le varie tipologie ed è quindi da citare il particolare Prosecco il Cartizze, prodotto in una ristretta area di 106 ettari in una zona omonima, compresa all’interno di una frazione del comune di Valdobbiadene. Le aziende spumantische sviluppatesi in questa zona sono numerosissime, oltre cento, il che fa del comprensorio di Conegliano-Valdobbiadene uno dei più importanti distretti enologici italiani specializzati nella produzione di Spumante con metodo Charmat.

A pesare, però, sul successo mondiale del Prosecco – spiega la Coldiretti – è stato il proliferare nei diversi continenti di falsi di ogni tipo con le imitazioni diffuse in tutti i Paesi, dal Meer-secco al Kressecco, dal Semisecco e al Consecco, ma è stata smascherata levendita anche del Whitesecco e del Crisecco.

“Occorre tutelare le esportazioni di vino Made in Italy di fronte ai numerosi tentativi di banalizzazione delle produzioni nazionali”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, nel sottolineare che oltre alla perdita economica, è soprattutto grave il danno di immagine che mette a rischio ulteriori e nuove opportunità di penetrazione dei mercati”.

Il Prosecco è saldamente il vino spumante più venduto al mondo e conquista una crescente quota nel medesimo mercato, un tempo dominato dallo Champagne.

Si consiglia di berlo alla temperatura di 10.12°C, è ottimo come aperitivo e come vino da antipasti delicati di mare e di terra, minestre leggere e carni bianche.

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