Prof in pensione uccisa dal marito: lui la malmenava, ma lei lo aveva riaccolto in casa

Emilia Nobili, 75 anni, è stata assassinata dal marito nella loro abitazione in Valtellina. L’uomo, di origini marocchine, era già stato arrestato per violenza domestica ma la donna lo aveva riaccolto in casa.

Sondrio – Ennesimo femminicidio, stavolta a Poggiridenti, in provincia di Sondrio. La tragedia si è consumata ieri venerdì 1° agosto intorno alle 23, quando alcuni vicini hanno allertato le forze dell’ordine dopo aver sentito forti urla e rumori sospetti provenire dall’abitazione di Emilia Nobili, 75 anni, ex insegnante di Lettere molto conosciuta nella comunità. Quando i soccorsi sono arrivati, per lei non c’era più nulla da fare: era già stata uccisa dal marito, con cui conviveva nonostante un passato burrascoso e segnato da abusi e violenze.

Una storia di abusi già nota alle autorità

Il marito, più giovane e di origini marocchine, era già stato arrestato in passato per aver picchiato ripetutamente la moglie. In seguito a quelle violenze era stato allontanato da casa per ordine del giudice, ma Emilia aveva ritirato la denuncia, decidendo infine di perdonarlo e di riaccoglierlo nella propria abitazione. Una scelta che aveva fatto contro il parere del figlio, che da tempo si era trasferito altrove, temendo per l’incolumità della madre.

L’uomo, che si era convertito al cristianesimo per poter celebrare un matrimonio religioso, viveva tra Italia e Marocco, ma da qualche tempo era tornato a Poggiridenti.

I carabinieri lo hanno fermato sul posto e condotto in caserma. L’indagine è ora nelle mani della Procura di Sondrio, che dovrà chiarire le circostanze esatte dell’omicidio e accertare eventuali responsabilità pregresse legate alla gestione della situazione da parte delle autorità competenti.

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