Processo Santanchè, stop del tribunale: si attende il via libera del Senato

Invocata l’immunità parlamentare per le dichiarazioni contestate. L’accusa di diffamazione partita da un socio di Visibilia.

Roma – Battuta d’arresto nell’iter giudiziario che coinvolge la ministra del Turismo Daniela Santanchè. Il giudice monocratico del tribunale capitolino ha disposto la sospensione del procedimento penale per diffamazione intentato nei suoi confronti da Giuseppe Zeno, figura legata come socio di minoranza a Visibilia Editore Spa.

La decisione arriva dopo la richiesta avanzata dal team legale della ministra, che ha invocato la protezione costituzionale garantita ai membri del Parlamento. Gli atti sono stati ora inoltrati a Palazzo Madama affinché venga chiarito se le affermazioni al centro della controversia possano godere della speciale tutela prevista dalla Carta fondamentale.

Il cuore della questione risiede nell’interpretazione dell’articolo 68 della Costituzione, che al primo comma sancisce un principio cardine della democrazia rappresentativa: l’impossibilità di perseguire i parlamentari per le posizioni assunte e le dichiarazioni rese durante lo svolgimento del mandato istituzionale.

Toccherà ora all’assemblea di Palazzo Madama stabilire se quanto contestato alla ministra rientri effettivamente nell’alveo delle attività coperte da questa particolare forma di garanzia costituzionale. Dalla risposta del Senato dipenderà la possibilità stessa di procedere con l’azione penale.

Il contenzioso nasce nell’ambito delle complesse vicende che hanno caratterizzato la storia recente di Visibilia Editore, realtà imprenditoriale che ha visto la ministra Santanchè tra i suoi protagonisti. Zeno, presente nell’azionariato con una quota minoritaria, ha ritenuto offensive alcune espressioni che sarebbero state pronunciate dalla titolare del dicastero del Turismo, decidendo di ricorrere alla magistratura.

L’interruzione dell’iter processuale apre ora una fase di attesa: soltanto dopo il responso dell’organo parlamentare il giudice potrà stabilire se il procedimento debba riprendere il suo corso oppure essere definitivamente chiuso.