Il tribunale di Tempio Pausania si prepara al verdetto. Nuove memorie delle difese, ma resta il nodo sui movimenti dei giovani tra le 6 e le 9 del mattino
Tempio Pausania – Sono passati oltre sei anni da quella notte iniziata al Billionaire e finita nell’appartamento di Beppe Grillo a Porto Cervo ma il processo per stupro di gruppo contro Ciro Grillo e tre amici entra ora nel vivo del dibattimento.
Oggi e domani si terranno le ultime udienze prima della sentenza, con repliche del pm e controrepliche di parti civili e difese. Al centro del dibattito rimane la ricostruzione degli orari e dei movimenti tra le 6 e le 9 del mattino del 17 luglio 2019.
Due versioni contrapposte
Il procuratore capo Gregorio Capasso, che ha chiesto nove anni per ciascun imputato, sostiene che la violenza sia avvenuta senza soluzione di continuità: prima lo stupro da parte di Francesco Corsiglia, poi le foto oscene mentre l’amica della vittima dormiva, infine la violenza di gruppo con Grillo, Capitta e Lauria.
Le difese presentano una versione diversa: dopo il primo episodio ci sarebbe stata un’uscita di alcuni giovani con la 19enne per comprare sigarette al tabacchino, poi il rientro nell’appartamento e il “beverone” a base di vodka. Una foto ritrae i ragazzi con una donna bionda fuori dal negozio.
Il nodo delle prove
Giulia Bongiorno, legale della presunta vittima, contesta: “Non c’è alcuna prova che la mia assistita sia uscita di casa per le sigarette”. L’avvocata ricorda che il contapassi del cellulare della ragazza non ha registrato movimenti al mattino, suggerendo che il telefono sia sempre rimasto nell’appartamento.
Per le difese, invece, uscire e rientrare dopo aver subito una violenza sarebbe “un comportamento insensato”.
Giallo sulle richieste di pena
Durante le requisitorie è emerso un piccolo giallo: il pm aveva inizialmente parlato di “minimo otto anni più uno” secondo il Codice Rosso, per poi correggersi in “sei anni più tre” applicando la normativa precedente, valida al momento dei fatti.
La sentenza è attesa nelle prossime ore, dopo tre anni di indagini e altrettanti di dibattimento. Il collegio presieduto da Marco Contu dovrà pronunciarsi su uno dei processi più seguiti degli ultimi anni.