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Pro vita contro Ateneo Macerata: “avanti agenda Lgbtqia+ con carriera alias”

Coghe stigmatizza le decisioni dell’università per le decisioni assunte “che rischiano di cancellare le naturali differenze uomo-donna”.

Macerata – “L’Università marchigiana, con la solita scusa di combattere le discriminazioni, porta avanti
l’agenda Lgbtqia+ promuovendo la pericolosa e illegale carriera alias e la pubblicazione di linee guida per l’uso del genere nel linguaggio accademico e amministrativo”. Lo denuncia il portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, Jacopo Coghe, che stigmatizza le decisioni dell’Ateneo per le decisioni assunte “che rischiano di cancellare le naturali differenze tra uomini e donne, ma soprattutto portano avanti una cultura dell’appiattimento e della fluidità sessuale, in particolare tra i giovani, che potendo assumere un’identità provvisoria anche solo per aver iniziato – ma non concluso – un percorso di transizione di genere, rischiano di cadere nell’inganno ideologico che si possa davvero nascere nel corpo sbagliato”.

Per Coghe “una imposizione di un ‘codice linguistico’ a cui docenti e personale universitario si dovrebbero adeguare”. La nota del portavoce si conclude ricordando quanto accadde oltre un anno fa, quando i vertici della stessa Università “negarono a noi di Pro Vita & Famiglia di tenere un convegno scientifico sul tema della gravidanza, dopo aver subìto forti pressioni da gruppi femministi, gli stessi che poi si introdussero nella Biblioteca Statale di Macerata, occupandola, per impedire lo svolgimento e solo l’intervento della Digos
permise di farlo”. 

Dalle linee guida per l’uso del genere nel linguaggio accademico e amministrativo alla consigliera di fiducia per ottenere supporto contro ogni discriminazione. Dalla carriera alias al bilancio di genere. Diverse sono le attività che l’Università di Macerata mette in campo. Non da ultimo, a seguito della proposta di alcuni dottorandi, con la partecipazione delle docenti Natascia Mattucci e Benedetta Barbisan, ha preso forma il seminario “Ricerca con orgoglio: studi su genere, sessualità e inclusione”.

Sulle iniziative dell’ateneo, la carriera alias consente alle persone transgender iscritte a Unimc di assumere un’identità provvisoria, transitoria e non consolidabile, espressione del proprio genere elettivo; la sua attivazione (per corso di laurea, magistrale, specializzazione, master di I e II livello, dottorato di ricerca) può essere richiesta da chiunque sperimenti un’incongruenza fra il sesso biologico e l’identità di genere, e intenda affermare il proprio genere elettivo all’interno della comunità universitaria, sulla base del principio di autodeterminazione di genere.

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