Primario del Pronto soccorso di Lamezia Terme manganellato perché vuole dimettere una paziente

Rosarino Procopio aggredito alla schiena da un familiare della degente. L’uomo teneva l’arma nascosta sotto il giubbotto. In Valle d’Aosta un assistente aggredito a forbiciate da un nordafricano.

Catanzaro Rosarino Procopio, primario del Pronto soccorso dell’ospedale di Lamezia Terme, è stato aggredito ieri sera da alcuni familiari di una paziente che avrebbe dovuto lasciare il reparto di Osservazione breve intensiva.

Durante un colloquio, Procopio stava informando i parenti che il periodo di osservazione era terminato, le procedure diagnostiche completate e la paziente era pronta per il rientro a casa, con le cure necessarie già prescritte dal personale medico.

A quel punto, uno dei tre parenti presenti ha iniziato a protestare vivacemente contro la decisione del medico di dimettere la paziente. Nel momento in cui Procopio si è girato per tornare nel suo ufficio, è stato colpito alla schiena con un manganello, che l’aggressore aveva nascosto sotto il giubbotto. L’aggressore è stato arrestato: si tratta di un 28enne lametino, Carlo Sacco, già noto alle forze dell’ordine.

“La folle caccia agli operatori sanitari non conosce sosta e si arricchisce purtroppo ogni giorno di nuove notizie di violenza ai loro danni”, tuona Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute. Che aggiunge: “Il limite è ampiamente superato e questo ennesimo episodio dimostra come, nonostante l’approvazione del decreto antiviolenza che contiene specifiche norme per la tutela dei professionisti della salute, non si riesce ad arginare il fenomeno. La presenza di presidi fissi delle forze dell’ordine in tutti gli ospedali deve essere completata in tempi brevi. Così come, sull’esempio della Lombardia, chiediamo di fornire a tutti gli operatori braccialetti antiaggressione collegati con le centrali operative delle forze dell’ordine. Solleciteremo ancora il Ministero della Salute ed anche il Ministero degli Interni perché la sicurezza venga assicurata nei nosocomi”, conclude il sindacalista.

Altro episodio in Valle d’Aosta

Un altro episodio di violenza al personale sanitario si è verificato ieri a Chambave, in Valle d’Aosta. Qui i carabinieri della Compagnia di Châtillon/Saint-Vincent hanno arrestato un nordafricano di 55 anni, senza fissa dimora, accusato di aver aggredito l’assistente di un medico. L’uomo è entrato in uno studio medico per chiedere una ricetta e l’assistente gli ha risposto di non poterla fornire in quanto il dottore era assente e lui non abilitato. L’uomo ha quindi dato in escandescenze, ha preso un paio di forbici dalla scrivania e ha cercato di colpirlo alla gola. Nella colluttazione l’assistente ha riportato alcuni graffi sulle mani giudicati guaribili in quattro giorni. Anche in questo caso l’aggressore è stato arrestato e in queste ore verrà processato per direttissima con l’accusa di lesioni aggravate.

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