Presidenza del Consiglio e Mininterno citati in giudizio dai figli del giudice Borsellino

Secondo i congiunti del compianto magistrato antimafia ucciso dalla mafia con la sua scorta il 19 luglio 1992 i due consessi dello Stato sarebbero responsabili civili nel processo per la strage di via D’Amelio.

Palermo – I figli del giudice Paolo Borsellino nel corso dell’udienza preliminare tenutasi a Caltanissetta a carico dei quattro agenti accusati di depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio, hanno chiesto la costituzione di parte civile sollecitando la citazione come responsabile civile della Presidenza del Consiglio dei ministri e del ministro dell’Interno. Una richiesta analoga è stata avanzata, attraverso il suo avvocato, da Salvatore Borsellino, fratello del magistrato.

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