Da giugno a settembre 68 interventi tra rimpatri, ordini di trattenimento e misure alternative per cittadini extracomunitari.
Udine – La Polizia arresta un cittadino afghano per reingresso illegale in Italia. Da giugno a settembre 68 le espulsioni eseguite dall’ufficio immigrazione: 18 cittadini extracomunitari rimpatriati e 16 accompagnati al C.P.R.
Nell’ambito dei rafforzati servizi disposti dalla Questura al fine di prevenire e reprimere le forme di microcriminalità nonché contrastare l’immigrazione irregolare nel territorio, lunedì 20 ottobre u.s. l’Ufficio Immigrazione della Questura di Udine ha proceduto all’arresto di un cittadino afghano di anni 23, già destinatario di un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale adottato dal Prefetto di Imperia.
Lo stesso, nonostante il divieto di rientrare in Italia e negli altri Paesi dell’Area Schengen impostogli per tre anni, vi aveva fatto nuovamente rientro, in palese violazione del provvedimento espulsivo.
Per tale ragione lo straniero è stato deferito all’Autorità Giudiziaria in stato di arresto per reingresso illegale nel territorio dello Stato. Ravvisata la correttezza dell’arresto eseguito, stante la manifestata volontà dello straniero di richiedere protezione internazionale, l’Autorità Giudiziaria ne ha disposto l’immediata liberazione.
Tale attività si inserisce nell’ambito della rafforzata azione promossa dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Udine, finalizzata alla prevenzione e repressione dell’immigrazione irregolare nel territorio nella Provincia.
Nella scorsa estate l’Ufficio Immigrazione ha provveduto ad eseguire 68 espulsioni dal territorio nazionale, emesse con provvedimento del Prefetto di Udine o con decisione della Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale.
In particolare, sono stati adottati dal Questore di Udine 22 ordini di allontanamento dal territorio nazionale e 14 ordini di accompagnamento e trattenimento presso i Centri di Permanenza per i Rimpatri (C.P.R.). Inoltre, è stata disposta l’applicazione della misura alternativa del trattenimento del passaporto con obbligo di presentazione in Questura, quale misura preordinata al rimpatrio, nei confronti di 14 cittadini extracomunitari.
Infine 18 sono stati i provvedimenti di espulsione eseguiti con il rimpatrio dello straniero, di cui 3 nelle forme del rimpatrio volontario assistito. Trattasi, quest’ultima, di una misura che offre ai cittadini dei Paesi terzi l’opportunità di fare ritorno in patria attraverso un progetto individuale comprensivo di consulenza pre partenza, assistenza logistica e finanziaria al viaggio, accompagnamento al reinserimento sociale ed economico nel Paese di origine.
Per poter accedere a questa misura è sufficiente rivolgersi all’Ufficio Immigrazione della Questura di Udine.
Nello stesso periodo estivo l’Ufficio Immigrazione ha eseguito l’ordine di accompagnamento e trattenimento presso i Centri di Permanenza per i Rimpatri (C.P.R.) nei confronti di 2 cittadini extracomunitari richiedenti asilo, ritenuti socialmente pericolosi.
Mentre 10 sono stati gli stranieri deferiti all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà per la violazione della misura alternativa al rimpatrio, disposta con provvedimento del Questore di Udine.
Sul fronte del rilascio e rifiuto dei titoli di soggiorno, nel corso della trascorsa estate l’Ufficio Immigrazione della Questura di Udine ha rilasciato oltre 3.800 permessi di soggiorno; le revoche/rifiuti del permesso di soggiorno sono state 55, cui ha fatto seguito l’adozione di provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale o di misure preordinate alla loro esecuzione.