La rivoluzione gentile di PizzAut prosegue con la nuova sfida dopo che 600 persone autistiche in tutta Italia hanno trovato lavoro.
Milano – La rivoluzione gentile di PizzAut che ha ottenuto grandi successi prosegue con una nuova sfida, PizzAutobus. Il fondatore della prima pizzeria gestita da personale autistico e i suoi ragazzi, spingendoli sempre più avanti nella loro impresa si chiama Nico Acampora e fino a oggi ha dato lavoro a 600 persone autistiche in tutta Italia. Domani a Milano alla Torre Pwc in City Life, alla presenza del ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli verrà presentato il piano di espansione e inclusione sociale di PizzAutobus.
PizzAutoBus è il food truck gestito dai ragazzi autistici di PizzAut, progetto nato nel 2017 fa per creare lavoro e inclusione. Il Covid-19 ha fermato i lavori di costruzione della pizzeria a Cassina de’ Pecchi. Ma i ragazzi, i genitori e i volontari di PizzAut non si sono persi d’animo e hanno deciso di accelerare sul loro secondo progetto, ossia il food truck. Che è arrivato, grazie al contributo della Fondazione di Comunità di Milano. Finora PizzAut ha potuto contare anche sulla generosità di tante persone, raccogliendo con il crowdfunding oltre 90mila euro.
La straordinaria storia di PizzAut, la prima pizzeria in Italia gestita da personale autistico, è diventata anche un libro il cui titolo, Vietato calpestare i sogni (Solferino), è una promessa quotidiana fatta a sé stesso, a suo figlio Leo e a tutti i ragazzi autistici assunti con contratto indeterminato, un mantra che ha varcato i confini nazionali e conquistato il mondo. Tanto che è stato chiamato all’ONU per raccontare la storia (e preparare la pizza) di PizzAut anche a New York, nel Palazzo di vetro delle Nazioni Unite.
Non solo. Dopo aver ricevuto l’Ambrogino d’oro nel 2021, essere stato nominato Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica dal Presidente Mattarella, nel 2022, e “Cittadino europeo dell’anno” dal Parlamento europeo, nel 2023, Acampora ha ricevuto anche il premio all’inclusione della Fondazione Guido Carli. Parlando di PizzAut Locatelli quando era assessore alla Famiglia, Solidarietà Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia ha sempre sostenuto un “progetto” a suo dire “molto speciale, perché ‘PizzAut’, avviato con lo scopo di creare lavoro e favorire l’inclusione dei ragazzi autistici, è autenticamente unico in Italia”.
E domani sarà ancora, da ministro, a sostegno del progetto che continua con nuove sfide. Perché, ha sempre sostenuto Locatelli, “i giovani coinvolti sono cresciuti in termini di autonomia, sicurezza e autostima. E, in alcuni casi, hanno anche superato limiti che sembravano insormontabili. Se pensiamo che, solo in Italia, sono 600.000 le famiglie che vivono quotidianamente le difficoltà legate all’autismo, possiamo ben comprendere – conclude – quanto sia importante come istituzioni sostenere progetti di inclusione come questo. Che è in grado di ridare speranza a queste famiglie e un futuro migliore a questi ragazzi”.