Dopo aver scontato la pena per i roghi, l’uomo resta sotto stretta sorveglianza con obblighi e restrizioni imposte per i prossimi tre anni.
Forlì – Era stato in carcere per il duplice incendio al Robinson Pet Shop. Dopo Aver scontato la pena, nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha applicato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza il “piromane”, condannato ad oltre tre anni di reclusione per gli incendi.
L’uomo appena uscito dal carcere è stato rintracciato dai poliziotti della Divisione Polizia Anticrimine che hanno eseguito la misura di prevenzione “antimafia” proposta dal Questore.
Sono trascorsi cinque anni dagli incendi avvenuti ad ottobre 2020, quando gli investigatori della Squadra Mobile, al termine di indagini lampo, hanno individuato e arrestato l’autore, ripreso dalle telecamere mentre appiccava entrambi gli incendi.
Alla base degli incendi, che hanno causato danni milionari, vi erano alcuni risentimenti per questioni lavorative.
Subito dopo l’arresto e successiva condanna per gli incendi, gli investigatori della Divisione Polizia Anticrimine hanno “studiato” la biografia criminale dell’uomo, e sono emerse numerose condanne per furto, rapine ed episodi di stalking a danno di numerose persone.
Tra i precedenti penali più noti, vi è anche il furto di gioielli, monili d’oro e pietre preziose, che adornavano l’immagine sacra della Madonna del Fuoco, custodita all’interno del seminario vescovile di Via Lunga. Ad incastrarlo furono gli investigatori della Scientifica che trovarono tracce di sangue.
Dopo aver espiato le condanne e periodi di detenzione anche per altri reati, con la misura di sorveglianza speciale, inserita nel codice “Antimafia”, è previsto, per i prossimi tre anni, l’obbligo di soggiorno a Forlì, l’obbligo di firma in Questura, l’obbligo di rimanere in casa la notte e il divieto di avvicinarsi alle persone con che aveva minacciato in passato.
In caso di trasgressione scatterà l’arresto e le pene saranno aggravate.