Piacenza – La gang delle farmacie. Furti e scorribande di minorenni

Una vera e propria banda, composta da ragazzi di origine maghrebina, ha razziato negli ultimi mesi diverse farmacie del capoluogo emiliano. Identificati 3 componenti.

Piacenza – Si comunicano gli esiti di un’approfondita attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna e condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Piacenza, che ha permesso di individuare ed assicurare alla giustizia una batteria di minorenni dediti alla commissione di furti ai danni di farmacie.

Nel corso degli ultimi mesi a Piacenza, come altre città del Nord Italia, sono stati compiuti diversi furti notturni ai danni di esercizi commerciali, in particolare di farmacie, commessi da ignoti ladri che, dopo averne scassinato le saracinesche, entravano all’interno dei negozi per rubare i soldi contenuti nei registratori di cassa. Gli investigatori della Squadra Mobile, attraverso una meticolosa analisi delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza cittadini, riuscivano a individuare le effigi di un gruppo composto da 3 giovani ragazzi.

Grazie allo scambio di informazioni con altri uffici di polizia giudiziaria della zona si risaliva ad una serie di minorenni che nel corso degli ultimi mesi aveva compiuto analoghi furti in altre Regioni. La minuziosa analisi dei tabulati di traffico telefonico delegata dalla Procura permetteva di identificare e deferire all’Autorità Giudiziaria 3 minorenni di origine nordafricana domiciliati nel milanese e di età compresa tra i 15 ed i 17 anni.

La farmacia di via Calciati a Piacenza, oggetto di una recente rapina.

Gli indagati sono accusati di aver commesso quantomeno due furti ai danni di altrettante farmacie situate in via Emilia Pavese, sottraendo più di 3.000 euro in contanti e cagionando diversi danni agli esercizi commerciali nel corso delle loro scorribande. Sono in corso ulteriori indagini volte ad acclarare il coinvolgimento dei 3 indagati in ulteriori scorribande compiute in questa Provincia.

Gli esiti dell’indagine vengono comunicati nel rispetto dei diritti degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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