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Tassista rifiuta la corsa a una donna cieca: “Il cane guida non può salire”. Ora rischia multa e stop alla licenza

L’episodio alla stazione ferroviaria di Pescara. La Polfer ha segnalato il caso alla municipale.

Pescara – “Niente cani sul mio taxi”. Con queste parole, un tassista ha rifiutato di far salire una donna non vedente accompagnata dal proprio cane guida davanti alla stazione ferroviaria di Pescara, violando apertamente la legge. L’episodio, segnalato da fonti stampa e rilanciato dalla cronaca abruzzese, ha suscitato indignazione anche a livello nazionale.

La donna era appena arrivata da Bologna

La protagonista della vicenda è una cittadina portoghese residente in Emilia-Romagna, che domenica 4 agosto era giunta in treno da Bologna. Dopo essere scesa alla stazione di Pescara, ha chiesto un taxi per raggiungere Montesilvano, dove aveva prenotato un soggiorno. Al suo arrivo, però, il tassista disponibile si è rifiutato di farla salire perché accompagnata da un cane guida. La donna, visibilmente scossa, ha chiesto aiuto agli agenti della Polfer presenti in stazione.

L’intervento della Polfer e la segnalazione alla municipale

Gli agenti della Polizia ferroviaria hanno tentato invano di mediare con il conducente. Dopo il rifiuto definitivo, la Polfer ha organizzato una corsa alternativa per la donna e ha segnalato l’accaduto alla polizia municipale, l’unica autorità competente per irrogare la sanzione amministrativa.

Al momento, il tassista non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Secondo quanto previsto dalla legge italiana, rischia una multa da 500 a 2.500 euro e, in base al regolamento locale, anche la sospensione temporanea della licenza.

Cosa dice la legge

Il diritto delle persone cieche a viaggiare con il proprio cane guida è sancito dalla Legge n. 37/1974, modificata dalla Legge n. 60/2006, che impone a tutti i servizi pubblici, compresi i taxi, di accettare il cane senza alcuna restrizione. Rifiutare l’accesso a un cane guida configura una violazione amministrativa, ma con forti implicazioni discriminatorie.

Precedenti simili

Purtroppo, non si tratta di un caso isolato. Nel 2024, un tassista di Fiumicino fu sanzionato con 2.700 euro per un episodio analogo. A Milano, invece, in alcuni casi si è proceduto anche alla sospensione della licenza per violazioni simili.

Le associazioni per i diritti delle persone con disabilità visiva hanno più volte chiesto campagne informative rivolte ai gestori di servizi pubblici, affinché episodi come quello di Pescara non si ripetano più.

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